L’agenzia Dbrs Morningstar alza il rating dell’Italia a A (low) da BBB (High), con trend stabile da positivo. Si tratta del rating più alto assegnato all’Italia da un’agenzia principale dal 2018. E’ quanto si legge in una nota. “Frutto del lavoro costante di questi tre anni di governo, l’Italia torna in serie A con grande orgoglio”. Così il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti commenta la promozione del rating dell’Italia da parte dell’agenzia DBRS. Cosa è il rating e a cosa serve? Il rating è una valutazione che aiuta gli investitori a valutare il rischio di un investimento. Più alto è il rating, minore è il rischio, e viceversa. E dunque, più è alto, più buone sono le notizie per un paese. E’ un segnale di maggiore affidabilità.
L’upgrade riflette i progressi cumulativi nel sistema bancario italiano e nel settore esterno, che hanno ridotto le vulnerabilità strutturali e migliorato la resilienza dell’economia dal 2017. L’Italia è sulla buona strada per registrare due anni consecutivi di risultati di bilancio migliori del previsto nel 2025, grazie a un controllo più efficace della spesa. Il deficit pubblico è previsto scendere al 3% del PIL nel 2025, con un avanzo primario dello 0,9%. Nel 2024, il disavanzo si è chiuso al 3,4%, inferiore alle attese, segnando il primo avanzo primario dal 2019.
L’economia italiana rimane ampia, diversificata e resiliente, con una solida posizione esterna e uno dei livelli più bassi di indebitamento privato tra i Paesi avanzati. Il sistema bancario è ora più solido in termini di capitalizzazione e asset non performanti. DBRS sottolinea che, nonostante una crescita prevista in rallentamento allo 0,5% nel 2025 a causa di fattori demografici sfavorevoli e produttività debole, la stabilità del governo conferisce credibilità al piano di consolidamento fiscale a medio termine, che dovrebbe almeno stabilizzare il rapporto debito/PIL.



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