In arrivo 2 mila nuove assunzioni nella Polizia penitenziaria

La bozza della manovra prevede un piano straordinario di reclutamento tra il 2026 e il 2028 e la possibilità di trattenere in servizio fino a 150 unità per fronteggiare le criticità del sistema carcerario

Per il corpo di Polizia penitenziaria è prevista l’assunzione straordinaria di un contingente massimo di 2.000 agenti. Lo prevede la prima bozza della manovra, in cui si precisa che le nuove assunzioni si aggiungono alle facoltà assunzionali già previste a legislazione vigente. Nello specifico, 500 agenti saranno reclutati nel 2026, mille nel 2027 e altri 500 nel 2028. A questo fine viene istituito un fondo al Ministero della giustizia con una dotazione crescente che dai 743.948 euro per il 2026 sale fino ai 107.687.316 annui a decorrere dall’anno 2038.

E’ inoltre previsto che, per “fronteggiare le criticità della situazione carceraria e incidere positivamente sui livelli di sicurezza, di operatività e di efficienza degli istituti penitenziari e dei servizi di polizia penitenziaria“, il Ministero della giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria possa anche “trattenere in servizio, nel corso del triennio 2026-2028 un contingente massimo di 150 unità di personale del Corpo di polizia penitenziaria dei ruoli degli agenti e assistenti, dei sovrintendenti e degli ispettori“.

Il trattenimento in servizio “si attiva su richiesta del dipendente formulata nei sei mesi precedenti la data del collocamento a riposo” e non può essere disposto nei confronti di chi presenti alcuni requisiti che vanno dall’aver riportato nel triennio precedente un giudizio inferiore a ‘distinto’ fino all’aver subito una condanna per un delitto non colposo. La posizione di trattenimento in servizio cessa comunque al compimento dei 62 anni.