Una delle principali critiche che i No Ponte muovono al Ponte sullo Stretto è quella di deturpare la bellezza dell’ambiente circostante in cui nasce. A parte il fatto che muovere una critica sul concetto di “bellezza”, aleatorio e condizionato dal gusto personale che varia di persona in persona, dimostra quanto le critiche al Ponte sullo Stretto siano per lo più polemiche spicciole, esistono meravigliosi esempi di opere architettoniche perfettamente integrate con la natura che le circonda.
Uno di questi è il maestoso Huajiang Canyon Bridge, inaugurato lo scorso 28 settembre 2025 dopo appena 3 anni di lavoro, divenuto il ponte più alto del mondo superando il celebre Duge Bridge, anch’esso situato sul fiume Beipan.
Huajiang Canyon Bridge un gigante d’acciaio tra le montagne del Guizhou
L’Huajiang Canyon Bridge attraversa il canyon del fiume Beipan, una gola profonda e spettacolare che fino a pochi anni fa rappresentava una grande sfida per i trasporti nella regione. Prima della sua costruzione, attraversare il canyon richiedeva oltre 70 minuti di viaggio tortuoso: oggi, grazie al nuovo ponte, basta poco più di un minuto. L’opera fa parte della Liuzhi–Anlong Expressway (S57), un’arteria strategica destinata a migliorare la connettività e lo sviluppo economico del sud-ovest cinese.
Le caratteristiche tecniche del Huajiang Canyon Bridge
Con una lunghezza totale di 2.890 metri e una campata principale di 1.420 metri, l’Huajiang Canyon Bridge è una delle strutture sospese più ambiziose mai realizzate. Il suo tabellone stradale si trova a 625 metri di altezza dal fondo del canyon, una quota vertiginosa che lo rende il ponte stradale più alto del pianeta.
Le torri principali si innalzano rispettivamente per 262 metri (a nord) e 205 metri (a sud), adattandosi al terreno montuoso e irregolare. La struttura è progettata per resistere a venti fortissimi e alle sollecitazioni dinamiche tipiche della regione. Durante le prove di collaudo, l’impalcato ha sostenuto 96 camion carichi, dimostrando un’elevata stabilità strutturale e confermando l’efficienza del sistema di monitoraggio installato. Quest’ultimo include sensori avanzati per rilevare in tempo reale tensioni, vibrazioni e deformazioni.
Huajiang Canyon Bridge fra progresso e turismo
Oltre alla sua funzione infrastrutturale, l’Huajiang Canyon Bridge è destinato a diventare anche un nuovo polo turistico. Il progetto prevede una passerella panoramica in vetro sotto il livello stradale e un caffè sospeso in cima a una delle torri, offrendo viste mozzafiato sul canyon. L’area circostante è già candidata a ospitare sport estremi come bungee jumping e parapendio, trasformando il ponte in una meta iconica per chi cerca emozioni forti.
Il Ponte sullo Stretto come simbolo di ingegneria mondiale
Con i suoi 625 metri di altezza, l’Huajiang Canyon Bridge non è solo un ponte: è un simbolo di connessione tra innovazione e natura, tra progresso tecnologico e sviluppo territoriale. Un’opera che segna un nuovo record mondiale e un nuovo capitolo nella storia delle grandi infrastrutture sospese.
Basta allargare i propri orizzonti al di fuori di Reggio Calabria e Villa San Giovanni per capire che un ponte può diventare un simbolo famoso in tutto il mondo. Il Ponte sullo Stretto ha potenzialità straordinarie per diventare un attrattore turistico senza pari, in grado di dare uno slancio perentorio all’economia e al turismo di Sicilia e Calabria e, con esse, dell’intero Mezzogiorno.
Di fronte al progresso, all’economia, ai posti di lavoro, al turismo, alla rapidità dei trasporti, c’è chi si oppone: il No Ponte a cui non piace “la vista”.



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