Dopo le elezioni regionali nelle Marche ed in Valle d’Aosta e quelle in Calabria (si voterà il 5 e 6 ottobre), la Toscana sarà protagonista del voto il 12 e 13 ottobre (dalle 7 alle 23 la domenica e dalle 7 alle 15 il lunedì). Tre sono i candidati presidenti ufficialmente in corsa, rispetto ai sette del 2020 e agli altrettanti del 2015. A sfidarsi saranno Antonella Bundu (Toscana rossa), il presidente in carica Eugenio Giani (centrosinistra) e Alessandro Tomasi (centrodestra). Tre candidati, tre raggruppamenti e 10 liste.
Le coalizioni
A sostenere Bundu è “Toscana rossa”. Nella coalizione di Eugenio Giani ci sono il Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, la lista “Casa Riformista” (con all’interno Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Partito Repubblicano, +Europa e nomi civici) e il Movimento 5 Stelle. Appoggiano Tomasi Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e la lista civica “È ora! Tomasi Presidente”.
Si vota il presidente ma anche i consiglieri che siederanno nell’assemblea legislativa toscana (quaranta, quarantuno con il presidente), con candidati che cambiano nei tredici collegi in cui è suddivisa la regione (quattro a Firenze ed uno per ogni altra provincia).
Legge elettorale
Si possono esprimere fino a due preferenze all’interno di una stessa lista, ma devono essere donna e uomo. In assenza di alternanza di genere la seconda preferenza in ordine di lista sarà annullata. Chi entrerà in Consiglio regionale e sarà successivamente nominato assessore dovrà dimettersi e subentrerà il primo dei non eletti. E’ consentito il voto disgiunto: si può votare anche solo il candidato presidente oppure una lista di una coalizione e il candidato presidente di un’altra.
Eventualità del ballottaggio
Se nessun candidato presidente raggiungerà almeno il 40% dei voti, si terra un turno di ballottaggio tra i due più votati, il 26 e 27 ottobre.



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