“Amici e amiche, cittadini e cittadine, canguri e ornitorinchi della Magna Grecia… io vi prometto una Calabria dove le bollette si pagano da sole, i treni arrivano in orario e i topi di viale Messina diventano animali da compagnia, con tanto di croccantini gratis forniti dal Comune”. Così avrebbe potuto esordire Pasquale Tridico, candidato alla presidenza della Regione Calabria con il sostegno di Pd e M5S, in uno dei suoi comizi che ricordano sempre più da vicino le sparate del mitico Cetto La Qualunque.
Dopo aver spostato Diamante sulla Costa degli Dei con un colpo di geografia creativa, l’ex presidente dell’Inps continua a inanellare promesse da Guinness: autostrade profumate alla liquirizia, mare che si pulisce da solo “grazie alla blockchain“, reddito di cittadinanza esteso pure ai cani randagi, e infine l’ultima chicca: “se vinco, la ’Ndrangheta la mando in trasferta, tutta a Milano, così noi ci riposiamo un po’”.
I sondaggi lo danno in svantaggio, ma Tridico non si arrende: “Io ci credo, e se non vinco, vi faccio lo sconto sul biglietto dell’Intercity notte, così venite tutti a trovarmi a Roma“.
“Abbiamo pensato ai nostri operatori per l’ambiente, 7 mila operatori per l’ambiente occuperemo, lanceremo un grande piano di occupazione per far rivivere la Calabria“. Insomma, un programma che più che elettorale sembra cinematografico, degno di un sequel di Qualunquemente: “Calabria mia, stai senza pensieri“.



Vuoi ricevere le notifiche sulle nostre notizie più importanti?