Calabria, Meloni punge la sinistra: “volevano intortare i calabresi con il padre del reddito di cittadinanza”

Giorgia Meloni rivendica il successo elettorale nelle Marche e in Calabria: una frecciata netta alla sinistra in vista della nuova tornata elettorale in Toscana

Giorgia Meloni infiamma la piazza di Firenze tirando la volata elettorale ad Alessandro Tomasi, candidato di centrodestra alle Regionali in Toscana. Il premier si toglie qualche sassolino dalla scarpa e rivendica i successi elettorali ottenuti nelle Marche prima e in Calabria poi. Due vittorie nette quelle di Acquaroli e Occhiuto che hanno fatto ingoiare un boccone amaro alla sinistra, convinta di poter vincere con i propri candidati.

Hanno detto che non potevamo rivincere nelle Marche e che sarebbe stata l’inizio della” loro “riscossa”, ‘daremo al governo di centrodestra, daremo a Meloni la spallata, e l’hanno presa loro. Secca. – ha dichiarato Meloni – Allora poi si sono lanciati nella Calabria, dove hanno detto ‘centrodestra non può rivincere in Calabria’ e si sono giocati proprio il tutto per tutto schierando il padre del reddito di cittadinanza, pensando di poter ancora intortare la gente del Sud con i sussidi. Siamo passati dal ‘graduidamente’ al ‘qualunquemente’ senza passare dal via, e sappiamo come è andata.Perché? Perché gli italiani sono un po’ più svegli di come li fa la sinistra. Gli italiani sono un po’ più intelligenti. Gli italiani capiscono quando qualcuno li umilia cercando di comprare il loro voto con promesse facili. E capiscono ancora di più quando la politica li tratta da imbecilli“.

“Italia seria e credibile”

L’Italia è tornata una nazione seria, credibile, autorevole, in una parola è tornata l’Italia. Non abbiamo fatto dei miracoli, non è merito nostro, è merito delle nostre imprese, lavoratori, cittadini. – aggiunge – Quello che noi ci siamo limitati a fare è stato credere nella nostra nazione, nella nazione che governiamo. Credere che l’Italia può ancora indicare la rotta, che possa ancora stupire il mondo perché l’Italia è una grande nazione. La differenza tra noi e la sinistra è che noi ne siamo consapevoli e loro no. Non gli va giù che siamo un governo capace di difendere a testa alta il suo interesse nazionale e per questo è più rispettato dai governi di sinistra che ti dicevano che il massimo a cui l’Italia poteva ambire era fare lo junior partner di Francia e Germania, cioè fare la ruota di scorta. Noi governiamo una nazione qualunque, noi governiamo una nazione che è la seconda manifattura d’Europa, che è la terza economia europea, che è fondatrice dell’Europa, che è fondatrice della Nato. Noi governiamo una nazione di primo piano e una nazione di primo piano come l’Italia non fa la ruota di scorta a nessuno“.