Calabria in passerella: Elisabetta Marrapodi chiude “Assomoda” alla Milano Fashion Week

Elisabetta Marrapodi, figlia diletta di Calabria, ha chiuso, in qualità di docente e stilista, la prima edizione di Identity Milano

di Francesco Marrapodi – La professoressa e fashion designer Elisabetta Marrapodi, figlia diletta di Calabria, ha chiuso, in qualità di docente e stilista, la prima edizione di Identity Milano: evento inserito nel calendario della Milano Fashion Week 2025 e patrocinato da Assomoda. Docente presso l’Istituto Caterina da Siena di Milano, scuola statale a indirizzi Moda e Grafica, Elisabetta Marrapodi, nata a Pardesca del Bianco, (Rc), è fashion designer, modellista sartoriale, (anche modellistica tridimensionale, moulage); insegnante di modellistica e sartoria; costumista teatrale; operatore della moda. Elisabetta porta con sé l’esperienza, la ricerca e la sensibilità maturate nel contesto educativo, unendo formazione, artigianalità e identità culturale.

Generazione Z

La settimana scorsa, nella prestigiosa cornice dell’Hotel Melià di Milano, il pubblico ha potuto ammirare le sfilate di importanti Maison e di giovani brand della Generazione Z, insieme agli studenti della Scuola Moda Cesena. Tra questi ultimi, tre sono stati selezionati per ricevere il Premio Assomoda per eleganza e creatività.
Elisabetta ha presentato qui, tra i membri della Scuola Moda Cesena, “Velia”: un outfit couture, che richiama l’artigianalità e sottolinea l’importanza della cura nel processo creativo. Un abito che unisce originalità e leggerezza: ogni ricamo segue con precisione il taglio, ed ogni taglio esalta la figura. Il filo di seta, tracciato a mano, diventa architettura del gesto, tra trasparenze e pieni, in un equilibrio sottile tra corpo e luce. Velia nasce dall’idea di una femminilità consapevole, forte nella sua essenzialità e ricca nella sua discrezione. È memoria, luce e precisione, dove ogni dettaglio, ricamo, trasparenza, taglio, diventa linguaggio di identità.

Durante l’evento, la stilista ha anche presentato la nascita del suo brand KalaMÈ. Non solo tendenza o metrica: nei suoi capi c’è il gesto, il taglio netto della forbice, il filo che cuce, l’ago che ricama. Anima, tatto, cuore. Ogni creazione prende vita dal tocco di mani esperte, capaci di intrecciare storie e unicità. Taglio sartoriale, ricamo manuale e materiali di pregio si fondono in outfit che parlano di artigianalità, memoria e identità.

“Credo nel valore della sartoria”

“Credo nel valore della sartoria, nella ricerca dei materiali e nel sapere artigianale, ma guardo anche alla contemporaneità”, ci spiega Elisabetta Marrapodi. “Il mio lavoro nasce dalla tradizione e si apre all’innovazione. Per me, la moda è un cammino verso consapevolezza, bellezza e autenticità”. KalaMÈ nasce dall’unione di Kalá (καλά, “bello” in greco) e MÈ (me stessa, la donna, l’identità di ciascuno). Una moda raffinata, che intreccia la memoria tessile con una visione contemporanea. Ogni capo diventa pertanto un atto creativo e culturale di resistenza, frutto di un tempo scelto e consapevole, cura del dettaglio, femminilità e senso del tempo.

Elisabetta Marrapodi si erge a voce fiera di una Calabria capace di trasformare talento e passione in arte e prestigio

E così, Elisabetta Marrapodi si erge a voce fiera di una Calabria capace di trasformare talento e passione in arte e prestigio. Come Gianni e Donatella Versace, Anton Giulio Grande, Andrea Adamo, Francesca Russo ed Elio Guido, figli di una Calabria che ha illuminato il cuore della moda, anche Elisabetta Marrapodi si affaccia oggi su questo firmamento, pronta a lasciare la sua impronta con estro, creatività e un talento che racchiude tutto il carattere della sua terra. Perché la Calabria, quando decide di farsi sentire, non passa mai inosservata: segna la storia e lascia un segno destinato a durare nel tempo.