La Valle del Lao – conosciuta anche con il nome di Valle del Mercure – è un’incantevole porzione del territorio tra Calabria e Basilicata: una riserva rigogliosa, che coltiva con attenzione la cura per il paesaggio naturale con i richiami religiosi dei monaci del Mercurion, seguendo il corso del fiume Lao da Viggianello fino al Mar Tirreno, nell’area di Scalea.
Cosa c’è da fare e vedere nella Valle del Lao
Con un simile biglietto da visita, è evidente come le cose da fare e vedere nella Valle del Lao siano davvero numerose, a cominciare dalle attività sportive più a stretto contatto con le bellezze naturalistiche del luogo.
Non è certamente un caso che ogni anno si rechino in questa zona tantissimi appassionati di turismo fluviale, potendo svolgere attività di kayak e canyoning di ottima qualità, immersi in un paesaggio incantevole. Ma non di solo turismo fluviale vive, evidentemente, l’area: sono qui presenti costantemente gli amanti delle escursioni e del trekking, che riescono a dare sfogo alla propria passione per queste attività all’aperto in una natura sempre più stupefacente.
Chi preferisce invece contemplare la bellezza della flora e della fauna, troverà tanto per i suoi gusti. La vegetazione lungo la Valle del Lao è tipicamente caratterizzata dalla macchia mediterranea nelle zone più basse, arricchendosi poi di faggi e querce nelle aree montane. Nelle gole il clima è più umido, lasciando così sfogo a felci e muschi in quantità, a copertura delle pareti rocciose. Ancora più in alto, verso le montagne, si possono trovare diversi esemplari di pino loricato. Per quanto concerne la fauna, la valle ospita diversi animali selvatici come il lupo appenninico, il cinghiale, la volpe e il tasso, le poiane, i gheppi e i nibbi, gli anfibi e i pesci come la trota fario.
Oltre alle attività sportive, nella Valle del Lao c’è naturalmente tanto da vedere anche nei centri abitati che punteggiano il territorio. Cominciamo questo breve viaggio virtuale da Laino Borgo, con il suo meraviglioso patrimonio architettonico religioso, dal Santuario delle Cappelle alla Chiesa Matrice del Santo Spirito. Qui è imperdibile una visita al delizioso centro storico, così come un’escursione presso gli scavi archeologici di San Gada.
Spostandoci poi a Laino Castello, è qui possibile ammirare l’antico Castello feudale, il vecchio borgo e un buon numero di strutture religiose come la Chiesa di San Teodoro e la Chiesa di Santa Maria delle Vergini. Possiamo dunque andare a Marcellina, con il suo Parco Archeologico di Laos, la Piazza Agorà con le sue fontane e la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù.
Si può quindi fare rotta verso Orsomarso: le tante chiese dal grande valore storico si accompagnano alla Torre dell’Orologio con il Castello di Mercurion, al centro storico e alla Grotta della Madonna di Lourdes. Non possiamo poi non citare Papasidero, con la Grotta del Romito, il Sentiero del Monaco e gli edifici religiosi come il Santuario di Santa Maria di Costantinopoli.
Fatta tappa a Santa Domenica Talao e a Santa Maria del Cedro, il tour della valle si può ritenersi concluso solo giungendo a mare, a Scalea, con le sue bellissime spiagge e i numerosi edifici religiosi e civili da ammirare nella vecchia parte e in quella più recente.
Una storia che ha inizio 20.000 anni fa
Gli appassionati di archeologia non avranno certamente difficoltà nel riconoscere che la Valle del Lao è uno dei territori di maggiore importanza storica in tutta la Calabria. La sua storia ha infatti inizio almeno 20.000 anni fa, come testimoniano alcuni ritrovamenti nella Grotta del Romito, graffiti rupestri che gli uomini dell’epoca hanno lasciato, insieme a diversi manufatti in pietra e osso.
Da quel momento, antichissimo nel tempo, la Valle del Lao è stata protagonista di un lungo sviluppo. Durante l’epoca arcaica qui si è sviluppata Laos, una delle città più importanti della Calabria occidentale al tempo della Magna Grecia, mentre successivamente ha visto l’arrivo dei lucani. Nel tardo antico, giunsero qui decine di monaci basiliani provenienti dall’Oriente. Si sviluppò qui il movimento monastico del Mercurion, cuore del monachesimo basiliano in Calabria, i cui resti tangibili sono ancora oggi ben visibili nei manufatti e nella toponomastica del territorio.



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