Una G.I.T.A. a Gaza. E no, non è una battuta. Si tratta dell’acronimo di Gaza International Transitional Authority, un’autorità transitoria pronta a chiedere un mandato Onu per essere per cinque anni “la massima autorità politica e legale” su quello che resterà della Striscia di Gaza al termine della guerra, prendendo a modello altri organismi transitori con cui l’Onu nei decenni scorsi ha amministrato Timor est e Kosovo, prima che diventassero formalmente indipendenti.
Tony Blair e la ‘benedizione’ di Trump
Il “The Economist” ha rivelato dettagli importanti sull’organismo transitorio, alla guida del quale, Donald Trump vorrebbe nominare Tony Blair. “Mentre i Paesi occidentali si mettono in fila per riconoscere la Palestina all’Onu, dietro le quinte si azzuffano su chi dovrà prendere il controllo di Gaza“, scrive il settimanale britannico sottolineando che, se moltissimi in questi mesi hanno presentato piani, documenti e proposte, “forse il più agguerrito è l’ex premier britannico“. E il suo piano può contare su “sostenitori potenti, dai leader del Golfo fino a Jared Kushner, il genero del presidente americano“.
“Ma forse la cosa più importante è che, a differenza di altri piani, sembra che abbia la benedizione di Donald Trump“, aggiunge ricordando l’incontro alla Casa Bianca del 27 agosto scorso tra Blair, Kushner e Steve Witkoff, alla quale si collegò telefonicamente Ron Dermer, il consigliere di Benjamin Netanyahu. E il fatto che Trump abbia illustrato l’idea al leader arabi incontrati martedì scorso al Palazzo di Vetro, dicendo: “forse possiamo mettere fine alla guerra a Gaza, proprio ora“.
Secondo le fonti citate dall’Economist, la GITA oltre alla presidenza di Blair, con un segretariato di 25 persone, potrebbe contare su un board di 7 persone per controllare un organismo esecutivo a cui verrebbe affidata la gestione dei territori. Inizialmente la sua sede sarebbe in Egitto, a el-Arish, capoluogo della provincia che confina con Gaza. Il piano prevede il trasferimento dell’autorità a Gaza, una volta stabilizzata la Striscia, accompagnata da una forza multinazionale.
Secondo le fonti in questione, i palestinesi non saranno incoraggiati a lasciare Gaza che sarà riunita alla Cisgiordania e gradualmente restituita all’Anp. Affermazioni in contrasto con la visione della Gaza del dopoguerra di Trump emerse nei mesi scorsi, quando il presidente rilanciava il video con “Gaza Riviera” con le immagini, realizzati con l’Ia, di alberghi di lusso sul lungomare. All’epoca era stata paventata l’ipotesi che i palestinesi lasciassero Gaza.



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