Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto una conversazione telefonica con Maria Elena Delia, portavoce italiana della Global Sumud Flotilla. “Ho spiegato qual è la posizione dell’Italia, quali sono i consigli che noi diamo, noi seguiamo l’appello del Presidente Mattarella – ha detto a ‘4 di Sera Weekend’ – Ho chiesto di riferire agli imbarcati italiani che garantiremo sempre e comunque assistenza consolare qualora dovessero arrivare in Israele“.
“Per quanto riguarda l’assistenza in mare, la nostra marina militare, che non ha compiti militari, ha soltanto compiti di protezione civile e assisterà in caso di problemi causati alla navigazione – ha aggiunto – qualsiasi tipo di assistenza umanitaria, verrà data agli italiani e anche agli altri partecipanti alla missione della Flotilla. Abbiamo sconsigliato di forzare il blocco perché non è sicuro, è pericoloso“, ha aggiunto.
“Ho ascoltato le ragioni di Flotilla, la loro risposta è che vanno avanti. Sono già andati avanti“. Ha spiegato il vicepremier Antonio Tajani raccontando della telefonata “di circa mezz’ora” con la portavoce della delegazione italiana della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia.
“La situazione è preoccupante, non si sa cosa possa accadere, se fosse coinvolto mio figlio, gli direi di non andare“. Ha dichiarato Antonio Tajani alla festa di FI a Telese Terme. “Ho detto che non ci sarà alcuna protezione di tipo militare e che la Marina militare non accompagnerà la Flottilla per attraversare lo sbarramento israeliano“, ha aggiunto il ministro, che ha spiegato di aver chiesto al governo israeliano “di garantire l’incolumità delle persone qualora vi fosse un’invasione“. Tajani inoltre ribadisce che ha chiesto alla portavoce “di avere un atteggiamento prudente, non violento“.



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