Siracusa-Zenga, si continua. L’ennesima frecciata social: “il lavoro si paga…”

Walter Zenga interviene nuovamente sui social dopo le notizie di questi giorni che lo hanno visto pronto a portare il Siracusa in Tribunale per degli arretrati non pagati

Walter Zenga torna ancora, per l’ennesima volta, sulla breve parentesi – chiusasi malissimo – col Siracusa. Nuovo intervento sui social, dopo le notizie di questi giorni che lo hanno visto pronto a portare il club aretuseo in Tribunale per degli arretrati non pagati. “Avrei voluto evitare di tornare su questa spiacevole situazione – ha scritto l’ex portiere – e mi limito pertanto a ribadire pochi concetti che speravo fossero chiari: il lavoro si paga. Chiedere ciò a cui si ha diritto è una questione di dignità e rispetto. Un datore di lavoro ha tutto il diritto ad essere scontento di come opera un dipendente, ma in tal caso glielo comunica ed eventualmente adotta le iniziative del caso- Quello che un datore di lavoro non fa, invece, è usufruire delle prestazioni di un dipendente, senza pagarlo né sollevare obiezioni sul suo operato, salvo poi farlo quando il dipendente chieda che gli venga riconosciuto quanto previsto dal contratto”.

“I fatti sono fatti e verranno accertati nelle sedi competenti. Ad ogni modo per chiarezza, le cifre di cui si parla nei media, sono inferiori a quelle reali. Ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno espresso solidarietà e supporto. A quei fortunatamente pochi che invece mi hanno insultato, auguro di non trovarsi mai in una situazione simile; se dovesse accadere, sarò sempre a disposizione per offrire qualche consiglio” ha aggiunto.