Si è conclusa da pochi minuti una commissione controllo e garanzia del comune di Reggio Calabria, presieduta dal consigliere Massimo Ripepi, sulla problematica dello sfratto al comparto 6 di Arghillà. E’ stata una riunione con toni accesi dove associazioni e cittadini chiedono “delle risposte urgenti e soprattutto soluzioni per le varie famiglie che vivono una situazione complessa”. Il vice segretario Nipote, in audizione, spiega: “le case erano caratterizzate da allacci alle fogne ed all’idrico non a norma. L’ordinanza si è resa necessaria per motivi di sicurezza”.
“Al lavoro per una soluzione”
“Abbiamo 350 richieste per l’assegnazione di case popolari ma è evidente che ci sono dei tempi tecnici da rispettare. L’Aterp sta lavorando per una soluzione e anche come comune stiamo valutando di aiutare le famiglie che possono pagare un affitto”, rimarca Nipote.
“Abbiamo supportato le famiglie”
Il Dirigente del settore welfare Barreca ha spiegato: “in quel comparto c’erano problematiche di igiene e sicurezza. Abbiamo supportato le famiglie e continueremo a farlo finchè ci sarà bisogno. Vorrei sottolineare che il mio settore non c’entra nulla con lo sgombero o con l’eventuale assegnazione di alloggi”.
“Tante famiglie senza soluzioni”
Patrizia D’Aguì, dell’associazione “Noi siamo Arghillà”, ha puntualizzato: “ci sono tante famiglie senza soluzioni alternative. Rendo noto che alcuni stanno in auto mentre altri vivono in altre case abusive. Questi cittadini hanno diritto di richiedere una casa ed, in generale, urge maggior chiarezza da parte del comune”. L’esponente di un’associazione per il diritto alla casa, Giacomo Marino, afferma amareggiato: “come si fanno a mettere le persone in mezzo alla strada? Non c’è sinergia tra Aterp e comune”.
Un cittadino Francesco Marcianò evidenzia: “ad Arghillà è tutto distrutto, scuole, palestre, posto di polizia, tranne le case, sistemate grazie ai nostri sforzi economici”. Una signora esasperata minaccia: “mi butto dalla terrazza se qualcuno viene a cacciarmi”.
Ripepi: “trovare una soluzione”
In conclusione, il presidente Massimo Ripepi, dice: “l’obiettivo è trovare la soluzione per queste famiglie. La nostra commissione ha il dovere di verificare che tutto venga fatto secondo la legge. Continueremo a monitorare la situazione”.




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