“Le notizie delle ultime ore ci aprono il cuore e ci fanno ben sperare: contiamo che le prossime 48 ore siano quelle della pace tra Israele e i terroristi islamici di Hamas e che due popoli possano convivere pacificamente senza tenere ostaggi” né lì “né nelle nostre città, ce ne sono troppi”. E’ quanto ha affermato Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, parlando dal palco di Lamezia Terme al comizio del centrodestra a sostegno di Roberto Occhiuto in vista delle regionali di domenica e lunedì.
“Qui stesso clima delle Marche”
“Ho ascoltato Occhiuto con emozione. In Calabria vedo lo stesso clima delle Marche. Parliamo di vita reale, di come migliorare le scuole, le strade e la vita dei nostri ragazzi. Non come fanno dall’altra parte dove si critica, o si attacca l’avversario o si parla di cose dal resto del mondo”, evidenzia Salvini.
“Investiti 32 miliardi in Calabria”
“Abbiamo investito 32 miliardi in Calabria, cosa che nessuno ha mia fatto negli ultimi 50 anni. I miliardi per l’autostrada A2, l’alta velocità, per la Statale 106, la trasversale delle Serre, per il porto di Gioia Tauro che diventerà il più grande Hub del Mediterraneo”, rimarca Salvini.
“Il Ponte si farà”
“Il Ponte sullo Stretto si farà che se lo mettano tutti in testa, altro che elemosine o mance del centrosinistra. Qualcuno ancora adesso mi dice no Salvini non farlo. Sarà un’opera che porterà posti di lavoro”, puntualizza Salvini.
Processo Open Arms, l’annuncio di Salvini
“Ho saputo in queste ore che l’11 dicembre, 3 giorni dopo l’Immacolata, 14 giorni prima del Santo Natale, 3 giorni prima del compleanno di mia figlia, come regalo la sinistra mi manda a processo in Cassazione. E può finire in due maniere: positiva, e mi impegno a tornare a festeggiare, confermano l’assoluzione perché non ho commesso un reato, ho difeso i confini e l’onore del mio Paese. Oppure potrebbero cancellare 268 pagine di assoluzione e rimandarmi a processo dove rischio 6 anni di carcere. Se cancellassero l’assoluzione tornerò lo stesso a Lamezia a festeggiare perché ho difeso il mio Paese e non è reato“. Così Matteo Salvini, relativamente al processo Open Arms.



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