Un inno di devozione e di spiritualità carmelitana si aggiunge al repertorio sacro contemporaneo con Preghiera a Maria del Carmelo, brano per coro SATB e organo o pianoforte composto dai geracesi Alessandro Macrì e Maria Condò, su testo di Giuseppe Barbaro e Lorenzo Sebastianelli. La composizione, realizzata il 16 luglio 2007 per la Chiesa di Maria SS. del Carmine di Gerace (Reggio Calabria), data in cui si celebra la solennità della Madonna del Carmelo, rappresenta un omaggio musicale e spirituale a una delle devozioni mariane più radicate nel cuore dei fedeli.
Il testo, semplice e diretto, rispecchia la preghiera di un popolo che riconosce in Maria una madre, una regina e una consolatrice. Particolarmente significativo è il riferimento allo scapolare carmelitano, il tradizionale “abitino”, segno di protezione e di vicinanza divina nella vita quotidiana. Maria emerge come presenza costante, accanto all’uomo nelle sue gioie e sofferenze, pronta a confortare i malati e ad accogliere con misericordia, ma soprattutto come guida sicura verso Cristo.
Dal punto di vista musicale, l’opera si distingue per la sua scrittura meditativa e solenne: melodie dolci, armonie rasserenanti e un accompagnamento pianistico o organistico che sostiene il canto corale creando un clima di raccoglimento. La partitura si presta ad essere interpretata tanto in contesti liturgici quanto in momenti di preghiera comunitaria, trovando particolare collocazione nelle celebrazioni dedicate alla Madonna del Carmelo.
Il brano è edito dalla Music Macrì Editions ed è disponibile in tutti i principali bookstores. È stato inoltre inciso con la voce di Marco Scapati e distribuito in una versione moderna, realizzata da Lorenzo Sebastianelli, già disponibile in tutti gli store digitali. In futuro, la versione corale sarà incisa e diffusa dalla Macrì Productions su tutte le piattaforme di musica online, ampliandone la fruizione a livello internazionale.
Con Preghiera a Maria del Carmelo, gli autori consegnano alla comunità un brano che non è solo musica, ma un atto di fede condivisa: un ponte tra la tradizione carmelitana e la sensibilità spirituale di oggi, capace di trasformare il canto in preghiera e la preghiera in canto.



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