Reggio Calabria, consegnato il Premio Granillo al presidente della FIFA Infantino: “intravedo Lillo Foti, ma la riportiamo in A questa Reggina?”

Il presidente della FIFA Gianni Infantino ha ricevuto il Premio Internazionale "Oreste Granillo" a Reggio Calabria

  • Consegna Premio Granillo a Gianni Infantino Presidente FIFA
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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  • Italo Cucci
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  • Consegna Premio Granillo a Gianni Infantino Presidente FIFA
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  • Giuseppe Scopeliti e Francesco Cozza
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Giornata speciale oggi a Reggio Calabria. Questa sera il raduno di “Serie A – Operazione Nostalgia”, che avrà come ospite anche il presidente della FIFA Gianni Infantino, di origini reggine. Infantino questa mattina ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Reggio Calabria, mentre questo pomeriggio ha ricevuto il Premio Internazionale “Oreste Granillo”, all’hotel Altafiumara. “E’ un grande onore ricevere questo premio, legato a un personaggio straordinario, speciale, del calcio, di Reggio, della Calabria. Riceverlo da sua figlia – io sono papà di quattro figli – è ancora più speciale. Sono contento. Poi ho intravisto anche Lillo Foti. Vogliamo riportare questa Reggina in Serie A? ha scherzato il presidente chiamando sul palco l’ex presidente amaranto.

La nuova Italia di Gattuso e l’idea dei Mondiali negli USA

Infantino, seduto al tavolo con l’organizzatore Maurizio Insardà e con il giornalista Italo Cucci, ha anche affrontato argomenti dell’attualità nazionale, dalla nuova Italia di Gattuso all’idea dei mondiali negli USA. “Per me è un grande piacere ed onore essere qui, anche un’emozione speciale. Due mondiali senza l’Italia? Non è mai successo nella storia, ma da quando sono presidente della FIFA io non si qualifica. Per questo ho deciso di aumentare il numero dei partecipanti. Non so cosa fare”, ha scherzato.

“La partita di ieri? Ero qui, l’ho guardata, ho fatto il tifo per Rino, anche se non si può dire ma qua siamo tra amici. Gattuso è un uomo di questa terra di Calabria, neanche lui ha avuto una vita facile per arrivare dove è adesso. Magari non aveva i piedi di Messi o Rolando, ma è campione del mondo, ha la testa, il cuore, la volontà e con questo si può arrivare dappertutto. Non è che nel 2006 pensavamo di andare a vincere il Mondiale, eppure siamo andati là e abbiamo vinto. Campioni si diventa anche grazie alle vittorie, non sono alle carte”.

“Per i mondiali negli USA la prima persona che ho dovuto convincere è stata il presidente Trump, che ora si sta interessando al calcio. Sappiamo che in America il calcio non è il primo sport. Ci sono stati Chinaglia, Pelé, ma il cambiamento vero lì non è mai arrivato. E’ un paese importante, enorme”.

Al termine della chiacchierata, la figlia di Oreste Granillo, Mariastella, ha consegnato personalmente il Premio al Presidente Infantino. In alto tutte le immagini dell’evento.