E’ cominciata ufficialmente oggi, come da programma, all’Università Mediterranea, la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, un’iniziativa che torna di nuovo a Reggio Calabria e che ha come obiettivo quello di favorire l’incontro tra ricercatori e cittadini. La kermesse si svolgerà su più giornate e quella di oggi ha celebrato la consegna delle pergamene ai neo dottori di ricerca, con la partecipazione dell’Orchestra del Liceo Musicale T. Gulli e la lectio di Dario Lo Bosco, docente della Mediterranea, attualmente Amministratore Delegato e Direttore Generale di Italferr e già Presidente di Rete Ferroviaria Italiana. Il programma proseguirà nel pomeriggio e nei prossimi giorni.
A margine della cerimonia, è intervenuto il Rettore dell’ateneo Giuseppe Zimbalatti: “è una tradizione consolidata che l’ultimo venerdì di Settembre si svolga la Notte dei Ricercatori, per celebrare l’importanza di questa figura. Noi lo facciamo festeggiando i nostri Dottori di Ricerca, tutti gli studenti che hanno ottenuto questo titolo. Ma ci sono anche altri eventi che hanno l’obiettivo di sensibilizzare la ricerca. Quest’anno è l’occasione per celebrare i vent’anni della Carta Europea del Ricercatore”.
Un altro intervento è stato quello di Carmelo Moschella, segretario generale Società italiana del dottorato di ricerca: “noi ci occupiamo di una ricerca generale, finalizzata agli sbocchi che i dottori di ricerca possono avere. I temi più importanti oggi sono sicuramente l’intelligenza artificiale e la sostenibilità ambientale, quindi la transizione energetica ed ecologica. L’Università Mediterranea in questo senso può essere considerata un’avanguardia nazionale su questi temi. Io, ad esempio, mi sono occupato di telemedicina per tutti quei soggetti che abitano nelle zone più remote della città e che quindi hanno difficoltà a raggiungere le strutture”.
Altro intervento, quello di Massimo Lauria, Prorettore dell’Università degli Studi Mediterranea: “inizia un importante evento che in realtà si svolge da 12 anni, in contemporanea con altre Università italiane ed europee. Celebra la figura dei ricercatori e la ricerca è un asset fondamentale di sviluppo, la terza missione delle università. Queste giornate ci servono per ricordare a tutti noi quanto sia importante di questi ricercatori”.


















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