Reggina, Trocini: “la società non è contenta, accettiamo le critiche. Dopo la Coppa avevamo dei sentori. E su Cham e Giuliodori…”

Le parole dell'allenatore amaranto Bruno Trocini in conferenza stampa a due giorni dalla partita tra Reggina e Nissa di domenica pomeriggio

Risoluto, ma anche realista e un po’ cupo. Come nel post Favara, mister Trocini sa di sentire il peso delle responsabilità. La sconfitta all’esordio ha già messo in discussione tutto il lavoro e, come se non bastasse, domenica al Granillo arriva la Nissa, considerata tra le squadre più attrezzate del girone. Il tecnico della Reggina ha parlato in conferenza stampa oggi, a due giorni dalla partita, tornando sullo stop in Sicilia ma affacciandosi anche al prossimo avversario.

Com’è stata la settimana?

“E’ stata una settimana di riflessione, da parte di tutti noi. E’ stata una prestazione brutta, come ho detto. Difficilmente trovare anche qualcosa da salvare e di questo ne ho parlato molto coi ragazzi, individuando le motivazioni. E’ stato tosto all’inizio, a livello morale, ma col passare dei giorni abbiamo lavorato forte per reagire e tirare fuori una prestazione come sappiamo fare”.

“Io sono convinto che una serie di cose abbia inciso a quella partita brutta. Questa squadra fino a 20 giorni fa si esprimeva benissimo, fino a Salerno. Poi sono subentrate tante situazioni, come il peso del risultato. Forse eravamo tutti un po’ troppo sicuri di noi stessi, io per primo. Il passato vale zero nel calcio”.

“Da dopo la partita di Coppa qualche sentore lo abbiamo avuto, ne abbiamo parlato coi ragazzi. Le settimane sono un po’ lo specchio di come si arriva alla gara. Avevamo la sensazione che qualcosa non andasse per il verso giusto, ma sapevamo anche che poi la squadra la domenica la partita la sa tirare fuori, invece non è successo”.

La reazione della società?

“La società non è contenta, ce lo ha espresso in modo chiaro. Noi abbiamo accettato le critiche, facendo delle valutazioni insieme, ma poi si è pensato a lavorare. E’ stata una partita brutta ma non facciamo tragedie, è importante rispondere sul campo”.

Una riflessione sugli under?

“E’ difficile parlare di singoli, perché non ha funzionato niente. Io ho parlato soprattutto con gli over. Ci dobbiamo prendere tutti le responsabilità, è un gruppo di ragazzi che conosco benissimo e che non si tira indietro, che tiene tantissimo alla maglia. Io sono stato il primo a dire, l’anno scorso, dopo 13 vittorie, che abbiamo fallito. Quello che conta è il risultato, sempre. I ragazzi vanno aiutati, non buttati a mare. I primi a dare una mano ai giovani dobbiamo essere noi dello staff e i giocatori più grandi”.

C’è qualcosa di vero sui ritorni di Cham e Giuliodori?

“Non mi interessa, non parlo di mercato prima di una partita importante”.

Si può ricreare il gruppo dello scorso anno?

“Questa è un’altra squadra rispetto all’anno scorso, perché su 25 giocatori averne 15 nuovi significa che è un’altra squadra. E’ stata rinnovata. Il gruppo si sta conoscendo, bisognare ripartire e non è facile, ma secondo me si può ricreare il gruppo dell’anno scorso”.

Che squadra è la Nissa?

“E’ una squadra forte, attrezzata, che ha fatto un mercato importante e che ha tante ambizioni. Ma io ho lavorato principalmente su di noi, perché la nostra prestazione prescinde dal valore dell’avversario. A noi è mancata la rabbia, arrivavamo sempre dopo. Non è una questione fisica, ma emozionale, di temperamento, voglia. Non basta essere la Reggina per vincere la partita”.

La situazione dell’infermeria?

“Edera non sarà recuperato, dovete parlare con lo staff sanitario ma non è pronto. Porcino è in forse, mentre Rosario Girasole non ci sarà per un problema al ginocchio”.