E’ concreto il rischio di infiltrazioni della mafia per opere come quelle del Ponte sullo Stretto? “Per questa importante opera come per tutte le importanti opere pubbliche, in Italia, soprattutto nel Meridione, il dubbio c’e’. L’accumulo di ricchezze illecite da parte delle organizzazioni mafiose rientra nella loro vocazione che va a braccetto con un’infiltrazione, in genere su appalti e subappalti“. A dirlo il procuratore di Messina, Antonio D’Amato, in occasione della presentazione del convegno “Criminalita’ nazionale e transnazionale: strumenti e obiettivi in Italia e in Europa” che si tiene domani a Messina all’universita’.
“E’ necessario – ha aggiunto – che gli uffici di procura che si occupano dell’aspetto patologico delle infiltrazioni mafiose, e che vogliono dare un contributo per presidiare, siano messi nelle condizioni di poter adeguatamente rispondere alla domanda di legalita’ e di giustizia. E’ ovvio che, come avvenuto in altre circostanze, come all’Expo a Milano, ci si aspetta un adeguamento della pianta organica per procura, tribunale, forze di polizia e altri presidi di legalita’ sul territorio”.



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