Ponte sullo Stretto, nessuna bocciatura. La Corte dei Conti chiede integrazioni: “tutto in regola, saranno fornite nei tempi previsti”. Pd, M5S e Verdi delirano con le solite fake

La Corte dei Conti chiede chiarimenti sulla delibera Cipess che ha dato il via libera al Ponte sullo Stretto: tra rilievi procedurali e dubbi sui costi, cresce lo scontro politico mentre Calabria e Sicilia restano in attesa di risposte concrete

La Corte dei Conti sottolinea “la necessità di acquisire chiarimenti ed elementi informativi” sulla recente delibera del Cipess che ha dato il via libera al Ponte sullo Stretto. In un documento alla presidenza del Consiglio la magistratura contabile scrive che “risulterebbe non compiutamente assolto l’onere di motivazione difettando, a sostegno delle determinazioni assunte dal Cipess, anche in relazione a snodi cruciali dell’iter procedimentale, una puntuale valutazione degli esiti istruttori“. Dunque la delibera del Cipess “si appalesa più come una ricognizione delle attività intestate ai diversi attori istituzionali del procedimento che come una ponderazione delle risultanze di dette attività, sotto il profilo sia fattuale che giuridico”.

Tra gli aspetti procedurali i magistrati sottolineano come “date le peculiari modalità – condivisione di link che rimanda al sito istituzionale della società Stretto di Messina – con le quali sono stati trasmessi a questo Ufficio alcuni degli atti oggetto di controllo e la documentazione a corredo, si chiedono chiarimenti in ordine alla formale acquisizione di detti atti da parte del Mit e di codesto Comitato in vista della successiva approvazione“.

Il documento della Corte dei Conti

La Corte dei Conti ricostruisce poi i diversi passaggi della delibera e la tempistica di trasmissione alla stessa Corte e sottolinea: “Si chiedono chiarimenti al riguardo anche con riferimento alla tempistica osservata per la trasmissione del provvedimento Mit-Mef con cui è stato assentito il terzo atto aggiuntivo”. “Parimenti – si legge nel documento – sotto il profilo procedurale, in disparte le considerazioni in punto di legittimità, si chiedono chiarimenti in merito alle valutazioni svolte da codesto Comitato in relazione all’efficacia della delibera del Consiglio dei ministri del 9 aprile 2025 con la quale: è stata approvata la relazione relativa ai motivi imperativi di interesse pubblico; è stato preso atto dell’assenza di idonee alternative progettuali; è stata dichiarata la sussistenza di motivi imperativi di interesse pubblico legati alla “salute dell’uomo e sicurezza pubblica o relative conseguenze positive di primaria importanza per l’ambiente”.

Inoltre “Alla luce di recenti notizie di stampa si chiedono, inoltre, aggiornamenti in merito all’interlocuzione che sembra avviata, sul punto, con la Commissione europea anche a seguito della informativa relativa all’operazione effettuata in data 11 giugno 2025 dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione europea“.

Sugli oneri del piano economico la Corte incalza: “Perplessità si manifestano, inoltre, in merito al disallineamento tra l’importo asseverato dalla società Kpmg in data 25 luglio 2025 – quantificato in euro 10.481.500.000 – e quello di euro 10.508.820.773 attestato nel quadro economico approvato il 6 agosto 2025. Si chiedono chiarimenti“. Tra le moltissime richieste compare anche: “Quanto alle stime di traffico – al piano tariffario di cui allo studio redatto dalla TPlan Consulting – poste a fondamento del Pef si chiedono chiarimenti in ordine alle valutazioni svolte da codesto Comitato in merito alle modalità di scelta della predetta società di consulenza e agli esiti di detto studio anche in relazione agli approfondimenti istruttori svolti in occasione della riunione preparatoria del Cipess“.

Pochi giorni per rispondere: “Nel trasmettere la presente osservazione, si richiama la disposizione di cui all’art. 41, comma 5, del DL n. 201 del 2011, in forza della quale il tempo intercorrente tra la presente richiesta istruttoria e la risposta dell’Amministrazione non può complessivamente essere superiore a 20 giorni. Trascorso detto periodo, la Sezione potrà decidere allo stato degli atti, ferma restando la facoltà di codesta Amministrazione di ritirare il provvedimento in sede di autotutela“.

La clamorosa bufala del Pd: “la Corte dei Conti ha bocciato la delibera Cipess” (ma è tutto falso!)

La Corte dei Conti ha bocciato la delibera Cipess sul Ponte sullo Stretto con cinque pagine di rilievi tecnici e procedurali. Un fatto che conferma le criticità già emerse sulla sostenibilità economica, sul rispetto delle norme europee e sulle valutazioni ambientali. Non si tratta di un passaggio formale, ma di una sonora bocciatura che mette in discussione l’impianto stesso del progetto. Salvini e il Governo devono smetterla con gli annunci propagandistici e spiegare al Paese cosa sta realmente accadendo. Presenteremo diverse interrogazioni parlamentari perché il Parlamento deve essere informato punto per punto, con la massima chiarezza e trasparenza. È in gioco la credibilità delle istituzioni e l’uso corretto delle risorse pubbliche“. Così una nota del capogruppo Pd e del vicepresidente della commissione trasporti della camera, Anthony Barbagallo e Andrea Casu.

Anche Bonelli delira: “gravissimi rilievi” (e invece è normale burocrazia)

I rilievi della Corte dei conti sono importantissimi e confermano quello che sosteniamo da sempre: la progettazione del Ponte sullo Stretto è deficitaria e carente delle informazioni necessarie a renderne sostenibile la realizzazione dal punto di vista economico. I dati sui flussi di traffico presentati dalla società Stretto di Messina e da Webuild sono del tutto irrealistici: per raggiungere l’equilibrio economico si ipotizza un aumento di dieci volte rispetto al traffico attuale, sulla base di un progetto vecchio di oltre vent’anni. La Corte dei conti richiama inoltre quanto da noi evidenziato sulla delibera IROPI, con cui il governo ha dichiarato il Ponte “opera di interesse strategico militare e di sicurezza” per bypassare i vincoli ambientali europei. Su questo punto la Commissione UE, dopo il nostro esposto, ha chiesto chiarimenti. Non meno grave è la violazione della normativa sugli appalti pubblici, su cui anche il vicepresidente della Commissione europea Sejourné ha chiesto spiegazioni“. Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde.

“L’assenza di trasparenza è ormai evidente: la società Stretto di Messina mi ha negato i documenti relativi ai rapporti con Webuild, sostenendo che un parlamentare della Repubblica non avrebbe titolo a visionarli. Una motivazione inaccettabile, soprattutto perché parliamo di 13,5 miliardi di euro di soldi pubblici, con pesanti conseguenze sulla finanza dello Stato. Chiedo alla premier Meloni anche nella sua qualità di presidente del CIPESS di rendere pubblici tutti i documenti sul Ponte secretati da società Stretto di Messina, di consentire ai cittadini di fare le loro osservazioni, e sollevi Salvini dal ministero e lo sostituisca. Non si può andare avanti con un’opera che presenta gravi lacune economiche, ambientali e procedurali”, conclude.

Ponte sullo stretto, il M5s: “non partirà alcun cantiere” (e allora che si preoccupano a fare?)

Relativamente alla delibera Cipess sul Ponte sullo stretto la Corte dei Conti “risulterebbe non compiutamente assolto l’onere di motivazione difettando, a sostegno delle determinazioni assunte dallo stesso Cipess, anche in relazione a snodi cruciali dell’iter procedimentale“. Così la Corte dei Conti ha dato l’altolà al disco verde del Cipess sull’opera: una bocciatura significativa all’operato del ministro Salvini, che solo pochi giorni fa si era detto certo che “a ottobre sarebbero partiti i cantieri. Ciò non accadrà: questa annuncite cronica, oltre a esporre il nostro paese a figure barbine su scala internazionale, sa di presa in giro colossale nei confronti dei siciliani, dei calabresi e degli italiani tutti. I quali ogni giorno per muoversi in treno sono costretti a peripezie indecenti, per poi vedere il governo “dei disagi plurimi” buttare alle ortiche una quindicina di miliardi per un’infrastruttura dalla documentazione progettuale con buchi abnormi. Meloni, che il Cipess lo presiede, ha la responsabilità politica forse maggiore: per evitare rosicate pericolose al suo alleato, si è bevuta tutte le panzane di Salvini. La cui disfatta in tre anni da ministro dei Trasporti è sotto gli occhi di ogni italiano. Meloni deve tornare in sé: il Ponte sullo stretto è una pazzia. Salvini invece deve cambiare mestiere: questa, invece, è un’impellenza”. Così in una nota i parlamentari M5s in commissione Ambiente e Infrastrutture di Camera e Senato Daniela Morfino, Patty L’Abbate, Ilaria Fontana, Agostino Santillo, Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi e Luigi Nave.

Il Ministero dei Trasporti fa chiarezza: “con Corte dei Conti fisiologica interlocuzione”

“Tutti i chiarimenti e le integrazioni chieste dalla Corte dei Conti fanno parte della fisiologica interlocuzione tra istituzioni e saranno fornite nei tempi previsti, a maggior ragione per un’opera così rilevante. Il Ponte sullo Stretto non è in discussione e gli uffici competenti sono già al lavoro”. Così una nota del Mit dopo i rilievi espressi dalla magistratura contabile su tempi e modalità della delibera Cipess.

Anche Ciucci spiega: “da Corte dei Conti nessuna bocciatura”

“La Corte dei conti, nell’ambito dell’esame in corso sulla recente delibera CIPESS di approvazione del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, sottoposta al controllo di legittimità, ha trasmesso al Dipe – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alcune osservazioni e richieste di precisazioni e integrazioni documentali”, spiega l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci.

“L’Ufficio di Controllo della Corte non ha espresso alcuna bocciatura, giudizio di inadeguatezza né richieste di integrazione del progetto definitivo. Stretto di Messina, di concerto con le Istituzioni interessate, è pronta a fornire tutti gli elementi utili per consentire alla Corte di completare l’istruttoria finalizzata alla registrazione della delibera CIPESS, nella consapevolezza di aver operato nel pieno rispetto di quanto previsto dalla normativa italiana ed europea”.

Anche la Corte dei Conti smonta le fake news della sinistra: “questa non è una fase pubblica, no comment su iter post Cipess”

La Corte dei conti non commenta le indiscrezioni secondo cui avrebbe inviato dei rilievi a palazzo Chigi sul Ponte dello Stretto di Messina. ”Si tratta di una fase interlocutoria e non pubblica”, spiegano fonti della magistratura contabile. ”Se avrà cose da dire lo farà alla fine dei controlli”, aggiungono. Secondo quanto riporta il Sole 24 ore sarebbero state inviate al Dipe, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, delle osservazioni sul provvedimento del Cipess, che si presenterebbe ”più come una ricognizione delle attività intestate ai diversi attori istituzionali del procedimento che come una ponderazione delle risultanze”.

Il sottosegretario Morelli: “normali interlocuzioni tra amministrazioni, nei prossimi giorni tutte le risposte alle richieste della Corte dei Conti”

Con la Corte dei conti ci sono “normali interlocuzioni tra amministrazione. Ci state delle richieste di approfondimento e, quindi, verranno immediatamente consegnate alla Corte perché la Corte ha fatto un immane lavoro“. Così il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega al Cipess, Alessandro Morelli, ha commentato a margine di un convegno di Banca Mediolanum i rilievi alla delibera Cipess sul Ponte sullo Stretto da parte della magistratura contabile.

“Nei prossimi giorni daremo tutte le risposte – ha aggiunto – l’auspicio che è che non ci siano rallentamenti. E’ comprensibile che con una mole di lavoro così importante ci possano essere ulteriori richieste di approfondimento”.

Germanà: “nessuna bocciatura, ecco la verità”

Ancora una volta i profeti di sventura sono i primi a riapparire quando si parla di Ponte sullo Stretto. E tra le file dell’opposizione ci sono dei campioni quanto ad uccelli del malaugurio. Non c’è alcuna bocciatura da parte della Corte dei conti per la delibera Cipess che ha approvato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Le interpretazioni delle opposizioni sono prive di fondamento e non rispondono alla realtà dei fatti. La nota della Corte dei conti è infatti volta a richiedere alcuni approfondimenti sull’iter procedurale non sulla intrinseca fattibilità tecnica, ambientale ed economica del ponte. Le istituzioni dello Stato italiano hanno seguito pedissequamente le normative del quadro normativo nazionale ed europeo e nel giro di pochi giorni la Corte disporrà di tutti gli elementi utili per proseguire il suo lavoro“. Lo afferma il senatore Nino Germanà, segretario della Lega in Sicilia.

Furgiuele: “scambiare richiesta di approfondimento per una bocciatura è una becera mistificazione della realtà”

Scambiare la richiesta di approfondimento per una bocciatura è una becera mistificazione della realtà, l’ultimo rifugio rimasto a forze politiche come M5S o Pd senza idee e proposte, e che si sono distinte per anni di nulla e aver inchiodato lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Il Ponte sullo stretto, invece, si farà. Con buona pace dei professionisti delle aperture delle scatolette di tonno, che dicevano di aver abolito la povertà con bonus assistenzialisti, che hanno bruciato miliardi in superbonus, e milioni in banchi a rotelle. Quelli si che sono casinisti”. Lo dichiara il deputato calabrese della Lega Domenico Furgiuele.