Bartos Bereszyński si presenta a Palermo. Arrivato e annunciato da qualche giorno, il difensore ha parlato oggi ai giornalisti. Porterà tanta esperienza alla squadra di mister Inzaghi, ieri eliminata dall’Udinese in Coppa Italia – dopo una buona prestazione – ma già in vetta in Serie B, dopo tre vittorie e un pareggio. Queste le parole del giocatore in conferenza stampa.
Come e quando è nata la trattativa e quanto ha influito la presenza del Direttore Osti, che tu già conoscevi?
“Il primo contatto è stato un paio di settimane fa, quando ho sentito il Direttore. Conoscendo Osti, sapendo che abbiamo fatto tanti anni insieme, è sempre una cosa in più. E anche sapendo che progetto c’era a Palermo, io ero subito convinto e molto contento di questa opportunità”.
Cosa ci fanno l’ex capitano della Sampdoria e l’ex capitano del Genoa insieme. Qual è il rapporto con Bani?
“Non ci siamo mai conosciuti personalmente, ci siamo visti tante volte in campo, ma questo è già passato e ora siamo compagni di squadra, abbiamo parlato dei ricordi delle sfide contro. Siamo due giocatori di tanta esperienza”.
Sei pronto per la convocazione a Cesena e hai parlato con alcuni compagni con cui hai già giocato insieme?
“Sono stato svincolato ma mi sono allenato a casa, fisicamente non ho problemi, ma decide il mister quando sono pronto. Oggi mi sono allenato con la squadra, stiamo andando avanti. Certo, ho parlato con Gyasi, Peda, Ranocchia e Augello, con cui abbiamo giocato insieme”.
In quale posizione preferisci giocare? Da braccetto o da quinto? Inzaghi poi ha detto che sai come si vince, ma dove secondo te può arrivare questo Palermo?
“Come dice il mister ,la prossima partita è sempre quella più importante. Poi andiamo avanti un po’ alla volta. Sulla mia posizione, io ho giocato anche da terzino sinistro ai Mondiali, poi ho fatto braccetto e quinto. Vediamo col mister quale sarà la scelta, io mi metto sempre a disposizione”.
Hai sempre detto che Genova è stata una città importante per te, per i risultati da calciatore e per la nascita dei tuoi figli. Pensi di poter rivivere le stesse emozioni anche qui?
“Nella vita di un calciatore non si sa mai cosa succede. A Genova ho passato 8 anni, lì sono nati due figli, sono stato benissimo. Ora sono contento di essere qua, in una città splendida. Già i bambini domani vanno a scuola”.
Hai vinto uno Scudetto a Napoli, trovi delle similitudini con Palermo?
“Sono stati 6 mesi veramente belli, vincere lo Scudetto a Napoli dopo 33 anni è stata una esperienza meravigliosa. Ho vinto anche lo Scudetto in Polonia, ma in Italia è molto di più, ancora più bello farlo a Napoli. I tifosi del Palermo, come a Napoli, hanno molto attaccamento, l’ho visto già dalla prima in casa”.
Quali obiettivi personali ti sei prefissato?
“Sono stato tre mesi a casa ad allenarmi, quindi intanto far parte di questo progetto è importante. Voglio dimostrare che sono un giocatore forte, in campo e fuori, ma lo voglio dimostrare coi fatti, senza parlare”.
Che impressione ti ha fatto la squadra a Udine?
“Mi dispiace per il risultato, avremmo meritato qualcosa in più per quanto creato, ma ci sono sensazioni positive”.



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