Messina, baruffa in consiglio comunale sulla Social City: seduta fiume si conclude nel caos

Si è svolto questa sera presso Palazzo Zanca, a Messina, il Consiglio Comunale, che si è concluso nel trambusto più totale

Si è svolto nel tardo pomeriggio di oggi e si è concluso poco fa in tarda serata, il Consiglio Comunale di Messina presso la sede municipale di Palazzo Zanca. La riunione della massima assise cittadina, presieduta dal Presidente Nello Pergolizzi, ha visto la partecipazione di 27 consiglieri comunali su 32. I punti all’ordine del giorno erano tre: i lavori finalizzati alla sistemazione del versante Vallone LENA per la mitigazione del rischio idrogeologico incombente sul villaggio Giampilieri superiore; la proposta di del. n.270 del 26/08/25 acquisizione sanante ex art.42 Bis.; e infine la proposta di delibera n.278 del 09/09/25 approvazione schema di contratto di servizio Comune di Messina-Azienda Speciale Messina Social City.

I lavori sono filati spediti per i prime due punti che sono stati approvati senza alcun intervento da parte di nessun consigliere nel corso di poco tempo. Successivamente, si è passato all’ultimo punto all’ordine del giorno: “proposta di delibera n.278 del 09/09/25 approvazione schema di contratto di servizio Comune di Messina-Azienda Speciale Messina Social City“, su cui sono iniziati i primi dibattiti.

Dibattito acceso…senza alcuna conclusione

Dopo l’intervento degli ospiti, l’Assessore Alessandra Calafiore e il Presidente della Messina Social City Valeria Asquini, hanno preso la parola i Consiglieri Libero Gioveni e Felice Calabrò, che hanno posto i primi quesiti. Comuni i dubbi dei due consiglieri, relativi alla gestione degli immobili destinati ad emergenza abitativa e sulla mensa, dove secondo il progetto proposto, l’azienda possiederebbe più autonomia e meno sinergia col Consiglio Comunale.

In particolar modo Calabrò, in un intervento di circa un quarto d’ora, ha elencato le sue perplessità, usando espressioni come “Se continua così possiamo dargli le chiavi (riferendosi alla Messina Social City, ndr), perchè a questo punto prendono tutto”, e forte scettiscismo sulla gestione degli impianti sportivi, i quali, sempre secondo il progetto proposto, diverrebbero di gestione esclusiva dell’azienda “non gliene dobbiamo dare (riferendosi ai consiglieri presenti in aula, ndr), già adesso la gestione è molto discutibile”.

La risposta dell’Assessore Calafiore non è mancata: “Dovrebbe sapere la differenza fra quelli che sono i servizi delegati all’azienda e quelle che sono le politiche sociali. L’azienda non ha un autonomia propria, e lei tutte queste congetture dovrebbe saperle molto bene. Noi intendiamo lavorare in sinergia. Io non ho preso le chiavi di nessuno”. Poi sono arrivate le repliche anche da parte del Presidente Asquini : “La sinergia con il consiglio comunale rimarrà integra. L’azienda ha autonomia, ma non vuol dire che possediamo l’esclusività sulle scelte finali, si tratta solo di avere più autonomia”.

Anche i Consiglieri Amalia Centofanti e Dario Carbone hanno emesso le loro perplessità sugli impianti sportivi, cui argomento è diventato rapidamente centrale e accesso. Dopo i loro interventi c’è stata una breve pausa per concedere ai consiglieri comunali il tempo di presentare gli emendamenti. Alla ripresa, sono emersi ben 8 emendamenti, di cui non si è discusso a causa del lungo monologo del Consigliere Calabrò, che ha puntualizzato come con il progetto proposto, la Messina Social City non lascerebbe alcuna decisione al Comune, che diverrebbe un mero spettatore “qui abbiamo cambiato l’approccio, i padroni sono sottomessi (riferendosi ai ruoli del Comune e della Messina Social City, ndr) qui non si tratta di starci simpatici o meno ma di mantenere il controllo sugli impianti del comune, su cui non spetta alla Messina Social City prenderne le redini. Se hanno un progetto spetta a noi poi decidere, non il contrario” conclude

Dopodiché, i lavori hanno visto una seconda e breve pausa che avrebbe dovuto portare alla tanto attesa discussione degli emendamenti. Tuttavia, a causa del forte trambusto in aula, legato a delle accese discussioni tra Consiglieri, il Presidente Pergolizzi è stato costretto a sospendere il consiglio comunale, e rinviarlo alle 18.30 di lunedì 29 settembre.