L’ultima magia di J. K. Rowling: spiegare alla sinistra la linea che porta da “illiberale” a “terrorista”

Illiberale, fondamentalista, totalitario, terrorista: il pensiero di J. K. Rowling sulla libertà di espressione e il pluralismo di vedute, concetti che la sinistra, negli ultimi tempi, fatica ad accettare

J. K. Rowling non ha bisogno di presentazioni. L’autrice della saga di Harry Potter, scrittrice, sceneggiatrice e produttrice cinematografica di successo, è stata presa di mira, in passato, per alcune esternazioni sulle persone trans. Rowling ha difeso la propria libertà di espressione, argomento parecchio caro a chi della scrittura, della voce, delle proprie idee, ne ha fatto non solo un mestiere, ma una ragione di vita.

Un argomento, attualmente, più caldo che mai. Dopo l’omicidio politico di Charlie Kirk, assassinato a causa delle idee che conservatrici che promuoveva, attraverso un dibattito pubblico sano e pluralista, soprattutto tra i giovani, nelle università e nei campus. La morte di Kirk è stata la conseguenza di un crescente clima di odio politico alimentato da una sinistra sempre più intransigente, violenta e guerrafondaia, che arriva a minimizzare un omicidio se a morire è un esponente della destra.

Con un tempismo e una sagacia quasi ‘potteriana’, J. K. Rowling ha dato una lezione importante sulla libertà di parola nella società e nella politica: concetti che la sinistra, negli ultimi tempi, fatica a digerire. “Se credi che la libertà di parola sia per te, ma non per i tuoi avversari politici, sei illiberale. – ha spiegato Rowling – Se nessuna prova contraria può cambiare le tue convinzioni, sei un fondamentalista. Se credi che lo Stato debba punire chi ha opinioni contrarie, sei un totalitario. Se credi che gli oppositori politici debbano essere puniti con la violenza o la morte, sei un terrorista“.