“E’ così importante questa partita delle regionali? E’ importante per le regioni perché hanno alcune competenze fondamentali come la sanità in primis, che sono fondamentali per la vita delle persone. Non hanno potere, hanno più responsabilità che potere. La gestione della sanità è un dramma per ogni Regione”. Lo ha detto il Ministro della Difesa Guido Crosetto, nell’intervista in onda questa sera a Quarta Repubblica su Rete 4. “Io non mi auguro che la sinistra, coi patti o con le idee che ho visto scritti sui giornali, riprenda potere da nessuna parte. Un Paese amministrato con quegli obiettivi di programma che ho visto ad esempio in Toscana da una persona che mi sembrava saggia come Giani e che ha accettato le proposte dei Cinque Stelle mi sembra la costruzione della tomba della nostra società e del nostro futuro e di qualunque speranza di futuro“, ha aggiunto.
Crosetto: “non rientra nella strategia russa colpire l’aereo di Von der Leyen”
Quanto accaduto all’aereo della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, “è quasi la normalità, perché la guerra ibrida, gli attacchi hacker, sono centinaia tutti i giorni: quelli che subisce l’Italia, quelli che subisce ogni Paese occidentale, ogni Paese europeo. Così come sono migliaia gli elementi di disinformazione attraverso bot, attraverso intelligenza artificiale, con il tentativo di dare informazioni false e di muovere verso una parte o l’altra l’opinione pubblica. È una nuova guerra che si aggiunge alle altre guerre, quella classica, commerciale, il furto della tecnologia. Che non è una guerra combattuta con gli eserciti, con l’aeronautica, con la marina, ma è altrettanto potente e ha la possibilità di fare del male” ha detto Crosetto.
Se la presidente von der Leyen fosse stata davvero un obiettivo russo, secondo Crosetto “sarebbe un innalzamento del livello. Io qualche dubbio ce l’ho: non mi vedo la Federazione Russa far cadere l’aereo della von der Leyen. Mi vedo la Federazione Russa o gli hacker russi fare centinaia di attacchi alle nostre banche, ai nostri sistemi pubblici, ai nostri aeroporti, alla produzione di energia, migliaia di botti di disinformazione, il tentativo di fare racconti diversi della verità. Questo sì. Colpire un livello così politicamente alto secondo me non rientra nella strategia russa, mi sembra strano”.
Crosetto: “non è genocidio, ma non possiamo giustificare Israele perché è amico”
“Io considero una giusta risposta quella che ha fatto Israele all’inizio ad Hamas, considero sacrosanto dover estirpare Hamas che è un cancro per Israele e per il popolo palestinese, ma tutto ciò non giustifica alcune cose che abbiamo visto negli ultimi periodi. E noi non possiamo giustificare un amico perché è un amico“. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto intervistato questa sera a Quarta Repubblica su Rete 4.
“Se io applico i valori un giorno sì e un giorno no non sarò mai credibile”. Si tratta di genocidio? “No, non lo considero un genocidio. Non puoi pensare che i danni collaterali siano accettabili quando assumono le dimensioni che hanno assunto negli ultimi mesi. Lo penso, lo dico e come me lo pensava l’ex ministro della Difesa israeliano Gallant che considerava da un punto di vista militare chiusa l’operazione mesi fa. Non è una idea mia”, ha proseguito. E’ vera l’idea di Gaza resort di Trump? “Io sono molto pragmatico. Prima c’è la tregua, poi c’è la pace, poi la gente inizia ad aver da mangiare e ad avere cure e poi si può pensare”, ha concluso.
“Pace nelle mani di Putin, ma da parte sua nessun passo reale. Non la vuole”
“La pace in Ucraina è nelle mani di un solo uomo: che è Putin, che è quello che non vuole fare la pace, che non ha finora voluto fare la pace. Dai frutti li riconoscerete, sono gli atti che determinano cosa vuole fare la persona. Io ho visto gli europei andare a cercare una soluzione. Poi, fin quando la soluzione non viene trovata, aiutano gli ucraini a difendersi e questo mi sembra obbligatorio, è un impegno preso oltre tre anni fa. Ma c’è stato un passo finora reale da parte di Putin verso la pace? Ci sono stati moltissimi passi da parte di Trump, che si è spinto anche molto avanti, è stato anche molto criticato per le offerte che ha fatto la Russia, senza che la Russia chiedesse, ha messo in difficoltà Zelensky nel suo Paese, ci sono stati passi in avanti fatti dagli ucraini che non hanno nascosto la possibilità di trovare un accordo che prevedesse anche la cessione territoriale”.
“Dall’altra parte io non ho visto nulla. Per cui, se guardo gli atti reali, vedo che la Russia finora ha continuato a fare una cosa: non ha smesso di bombardare un solo giorno, non ha smesso un solo giorno di portare attacchi, non ha concesso tregua neanche per un giorno ha continuato a colpire oltre agli obiettivi militari anche quelli civili per spezzare la tenuta psicologica di un Paese, e ha continuato con la guerra ibrida contro tutti quelli che hanno sostenuto l’Ucraina”.
Secondo Crosetto poi, in tema di pace, “abbiamo fatto dei passi avanti perché abbiamo formalizzato delle proposte di pace, perché Trump si è spinto molto avanti nel dare anche garanzie per questa pace alla Russia. Perché Trump ha dato una considerazione alla Russia che prima non aveva da parte degli Stati Uniti. E quindi gli ha ridato una ‘legittimità’, che è un punto importantissimo per Putin. E, nonostante questo, Putin avrebbe dovuto rispondere in modo altrettanto misurabile dal punto di vista dell’impatto, e non l’ha fatto”.
“Le sanzioni hanno senso quando il 99% del mondo le prende. Una sanzione ha senso, e qualunque Paese si piegherebbe alle sanzioni, quando le sanzioni all’Iran che quasi tutto il mondo ha fatto le prende tutto il mondo. Quando le sanzioni le prende un piccolo pezzo del mondo e tutto il resto ha bisogno del gas russo, del petrolio russo, delle materie prime russe ed è disposto a vendergli la loro tecnologia e hanno ormai la nostra stessa tecnologia, diventa difficile da capire”, ha aggiunto Crosetto. “Gli oligarchi non sono più in Sardegna ma sono tutti a Bodrum, in Turchia, che è un Paese Nato. Il mondo è surreale”, ha concluso.



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