Walter Nocito, candidato di Alleanza Verdi Sinistra alle elezioni regionali del 5-6 ottobre nella circoscrizione Nord (Provincia di Cosenza), denuncia il ritardo della Calabria nella regolamentazione del fine vita dignitoso e si impegna a portare il tema in Consiglio Regionale. “Mentre tutte le Regioni si dotano o si sono già dotate della normativa sul fine vita dignitoso – come hanno fatto Toscana e Sardegna – la Calabria resta ferma e immobile”, dichiara Nocito. “Questo immobilismo condanna i nostri concittadini più fragili all’abbandono istituzionale proprio nel momento di maggiore sofferenza”, rimarca.
Va ricordato che dal 2019, con il caso “Cappato-dj Fabo”, la Corte Costituzionale ha stabilito la non punibilità del medico che aiuta un paziente a morire in presenza di quattro condizioni precise: malattia irreversibile, sofferenze insopportabili, dipendenza da trattamenti vitali e capacità di esprimere liberamente la propria volontà. “Sono passati sei anni dalla sentenza della Corte, che ha pressantemente chiesto al Parlamento di legiferare. Il silenzio non è lentezza, ma volontà politica di non decidere”, sottolinea Nocito. “Nel frattempo, le Regioni si muovono autonomamente. Ma non la Calabria”, puntualizza.
“Le leggi regionali non devono autorizzare il suicidio assistito ma regolare i tempi”
Il candidato di AVS chiarisce che “le leggi regionali non devono autorizzare il suicidio assistito, che è già possibile grazie alla sentenza della Corte, ma devono regolare tempi, modi e procedure. Senza regole, di fatto, il diritto resta negato e i malati restano soli nelle loro sofferenze”. Walter Nocito conclude con un impegno preciso: “in Consiglio Regionale lavoreremo per discutere e approvare una normativa che tuteli la dignità di tutti i calabresi. Ogni vita, anche nell’ultimo tratto, merita dignità e libertà di scelta. Noi siamo un’altra politica e non ci stiamo a lasciare indietro nessuno”.




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