Le commissioni elettorale dei Tribunali di Reggio Calabria e Cosenza hanno dichiarato Mimmo Lucano incandidabile e lo ha depennato dalla lista di Avs per le prossime regionali in Calabria. L’europarlamentare sarebbe incandidabile in forza dell’ 7 del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235, meglio noto come Legge Severino. In sostanza il sindaco di Riace, non può essere candidato nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra a sostegno della candidatura alla presidenza della Regione di Pasquale Tridico per aver “subito condanne definitive per reati commessi con abuso dei poteri o violazione dei doveri pubblici”. Insomma, un grande problema per il centrosinistra e per Tridico, in quanto Lucano era un candidato di punta della coalizione progressista (nella circoscrizione di Reggio Calabria e Cosenza). I suoi legali, gli avvocati Andrea Daqua e Giuliano Saitta hanno presentato ricorso alle Corti d’appello di Reggio Calabria e Catanzaro chiedendo il reinserimento di Lucano nella lista.
Le parole di Lucano
“C’è un filo conduttore per me che inizia tanti anni fa, con la vicenda penale, che continua con la decadenza e con la legge Severino e che si conclude con l’epilogo di questi giorni per quanto riguarda la partecipazione alle regionali“. E’ quanto ha detto Mimmo Lucano. “Ovviamente abbiamo fatto ricorso alla Corte d’Appello ma questa situazione un po’ mi spegne l’entusiasmo. In ogni caso continuerò a sostenere con fortissima convinzione la lista di Avs e il candidato a presidente della Regione Pasquale Tridico. Mi sono speso per l’unità del centrosinistra e per gli ideali che Pasquale rappresenta. Per la prima volta siamo tutti uniti ed una speranza per la Calabria. Andiamo avanti comunque“, puntualizza Lucano.



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