Mancano solo sei giorni alle elezioni regionali in Calabria, e il clima è incandescente. Mentre si prepara la nomina del nuovo presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale, la campagna elettorale per Pasquale Tridico, volto di spicco del Movimento 5 Stelle e candidato governatore del campo largo, si sta concludendo nel peggiore dei modi. Così come riportato dal giornalista Massimo Balsamo su Il Giornale, il candidato grillino non finisce mai di stupire con le sue gaffe.
La “faticosa” campagna elettorale di Tridico
Non è stata certo una campagna facile per l’ex presidente dell’Inps, caratterizzata da una serie supercazzole e errori clamorosi. Un altro dettaglio sconcertante emerge proprio a pochi giorni dal voto: Tridico, il principale sfidante del governatore uscente Roberto Occhiuto, non ha nemmeno spostato la residenza in Calabria, nonostante sia candidato a governare la regione. Infatti, l’ex presidente dell’Inps risiede a Roma da oltre trent’anni e ha deciso di non cambiare la residenza, nemmeno per poter esercitare il suo diritto di voto di 5 e 6 ottobre.
Durante un confronto televisivo con Occhiuto, il governatore della Calabria ha ironizzato sulla questione: “pare che tu sia residente a Roma, domenica non potrai deporre la scheda” e la mancata risposta di Tridico caratterizzata da una imbarazzante scena muta, la dice lunga.
Tridico e la sua candidatura
Questo episodio sembra sancire definitivamente la distanza tra Tridico e la Calabria, nonostante le consuete promesse e dichiarazioni da campagna elettorale. Tridico avrebbe avuto tutto il tempo utile per spostare la sua residenza, anche solo temporaneamente, prima della chiusura delle liste elettorali. La sua candidatura alla presidenza è stata ufficializzata tra il 20 e il 23 agosto, mentre le liste sono state chiuse il 5 settembre, ben un mese prima delle elezioni. In altre parole, avrebbe potuto facilmente trasferire la residenza entro quella data e votare regolarmente domenica.
Un fatto che ha lasciato perplessi non solo i suoi sostenitori, ma anche esponenti del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, che si dicono sorpresi e sconcertati dalla sua decisione. Ma come se non bastasse, ci sono ancora quattro giorni di campagna elettorale, il che significa che Tridico ha il tempo di peggiorare ulteriormente la sua immagine. E, come se non fosse già chiaro, non c’è da aspettarsi nulla di buono da questo finale di campagna.
Straface: “il 5-6/10 Tridico non voterà, ma almeno per questo mese non poteva fare il cambio di residenza?”
“Immaginate se iniziassi ogni mio intervento pubblico o ogni mio post sui social scrivendo: ‘sono calabrese, sono nata in Calabria’. Dopo qualche giorno mio marito e i miei amici più cari inizierebbero a preoccuparsi e mi direbbero: ’Pasqualina, tutto bene? C’è qualche problema? È successo qualcosa?’. Ecco, da settimane Pasquale Tridico fa esattamente questo: apre ogni discorso e ogni post con la solita formula ’sono calabrese, sono nato in Calabria'”. Così Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia.
“Evidentemente l’ex presidente dell’Inps vive un complesso di inferiorità rispetto agli altri candidati alla presidenza della Regione, che non hanno bisogno di sbandierare a ogni piè sospinto le proprie origini. Il 5 e 6 ottobre andremo a votare per il rinnovo del Consiglio regionale e per scegliere il nuovo presidente della Calabria. Andranno alle urne Occhiuto, Toscano e tutti i candidati… ma non Tridico”.
“Perché? Perché il candidato del cosiddetto campo largo, oltre a vivere fuori dalla Calabria da oltre trent’anni, non è nemmeno residente nella nostra Regione. Eppure dall’inizio della campagna elettorale ci ripete: ‘Terra mia, le mie radici, cuore mio, infinita bellezza, Calabria amore mio’. Allora una domanda sorge spontanea: ma almeno per questo mese Pasquale Tridico non poteva fare il cambio di residenza? Niente, neanche questo, residenza fissa a Roma: al massimo potrà votare tra qualche tempo Gualtieri. Mah. Misteri”.



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