“Definisci bambino”: perchè bastano queste due parole per smontare la propaganda terrorista di Hamas e ProPal

Continua a destare grande scalpore la frase "definisci bambino", che Eyal Mizrahi ha utilizzato per rispondere al comico ProPal Enzo Iacchetti in televisione. Eppure non c'è nulla di più azzeccato per capire la guerra in Medio Oriente e smontare la propaganda di Hamas

Definisci bambino“. Da una settimana il popolo ottuso dei ProPal si è scandalizzato per la frase di Eyal Mizrahi, presidente della federazione Amici d’Israele (già basta questo per considerarlo un eretico!), in risposta a Enzino Iacchetti, il comico assurto a nuovo idolo della sinistra più estrema, che si trovava collegato con lo studio televisivo di Bianca Berlinguer. Eppure in quelle due parole, “definisci bambino“, troppo frettolosamente bypassate come se fossero chissà quale eresia, c’è tutto il punto della vicenda medio orientale.

Iacchetti ha chiesto a Mizrahi se considerasse anche le migliaia di bambini morti a Gaza come dei terroristi “con il kalashnikov“, visto che il rappresentante della posizione sionista sosteneva che “su circa 50mila morti in Palestina almeno 20-22 mila erano terroristi di Hamas“, e infatti a Gaza Hamas usa i bambini-soldato, come documentato da numerosi studi indipendenti (un esempio nella fotografia a corredo dell’articolo).

La definizione di bambino e il caso di Gaza

Effettivamente il tema cruciale della propaganda di Hamas è proprio sulla definizione di “bambino”. Nel conteggio dei morti, che già di per sé è scarsamente attendibile in quanto l’unica fonte è Hamas, vengono considerati “bambini” tutti i minori di 18 anni. Quindi anche i 17enni, i 16enni, i 15enni, che in nessun posto del mondo sono obiettivamente considerati bambini, e che a Gaza in molti casi sono terroristi miliziani di Hamas.

Il grande equivoco sorge dalla convenzione diritti del fanciullo dell’ONU, che nell’Articolo 1 ha stabilito che “si intende per fanciullo ogni essere umano con un’età inferiore a diciotto anni”. Immaginate di chiamare “fanciullo” un 17enne? Non accade neanche nell’Italia iperprotettiva delle mammine pancine e degli ultra 30enni ancora a casa con i genitori. L’unico ente internazionale che si adegua a questa definizione, è ovviamente l’UNICEF che ha enormi interessi economici affinché la platea dei “bambini” sia quanto più ampia possibile.

Per capire davvero quali siano i “bambini“, basta aprire un dizionario. Secondo Treccani, si tratta di “Un fanciullo nei primi anni di vita, sino alla pubertà“; secondo Garzanti è “chi si trova nella fase iniziale della vita, prima della pubertà“. L’età della pubertà oscilla scientificamente tra gli 8-9 e i 13-14 anni. Quindi questo significa che dai 14 anni in su, è scorretto definire “bambini” i ragazzi.

A confermare scientificamente questa realtà linguistica arriva in aiuto l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), non certo un pericoloso ente sionista o filo israeliano. L’OMS, infatti, utilizza una classificazione per età che considera gli esseri umani da 0 a 28 giorni quali “neonati“; quelli da 1 a 23 mesi “lattanti“, quelli da 1 anno a 9 anni e 11 mesi “bambini“, e poi da 10 a 19 anni “adolescenti“. Per la scienza, quindi, si è bambini fino al compimento dei 10 anni.

Per quanto riguarda le statistiche ufficiali italiane, anche l’ISTAT conferma che i bambini non possono mai e poi mai essere considerati tutti i minorenni. Nei dati ISTAT, infatti, vengono considerati bambini i ragazzi fino ai 13 anni, mentre poi dai 13 ai 17 sono adolescenti.

In sostanza, quando i ProPal enfatizzano il numero dei “bambini morti” a Gaza stanno facendo il gioco di Hamas e dicendo bugie, perchè quando dicono che sono morti addirittura 20 mila bambini, stanno conteggiando tutti i (tantissimi) soldati di Hamas che hanno 15, 16 e 17 anni.

L’unica triste verità è che, a differenza di Israele – che è un’evoluta e civilizzata democrazia dove la vita ha un valore enorme – gli unici a sterminare i bambini sono stati proprio i palestinesi che il 7 ottobre 2023 hanno invaso Israele sgozzando persino i neonati nelle culle. Quel giorno, Hamas ha persino rapito diversi neonati e li ha portati a morire nella Striscia di Gaza. L’unico vero genocidio di cui l’Occidente sembra essersi dimenticato.

bambini israele uccisi 7 ottobre hamas

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