In occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria, la Rete Civica Meridionale, costituita da oltre cento soggetti tra sindaci, rappresentanti di associazioni e movimenti nonchè singole personalità di tutto il Sud, si rivolge ai Candidati alla Presidenza e ai Candidati al Consiglio Regionale con un appello costituito da dieci punti.
Il decalogo della Rete Civica Meridionale
La Rete Civica Meridionale sosterrà i candidati che si impegnano a:
- Rifiutare ogni politica, come l’autonomia differenziata e il federalismo fiscale, che possano portare a squilibri territoriali.
- Pretendere trasparenza sui conti territoriali dello Stato, esigendo un’equa distribuzione delle risorse su tutto il territorio, a cominciare dal rispetto della legge 18 del 2017 che stabilisce che il 40 per cento (derivata da 34%) delle risorse in conto capitale debba andare alle regioni del Sud.
- Fare rete, da eletti, con i consiglieri delle altre regioni del Sud per elaborare strategie condivise per contrastare le politiche antimeridionaliste attuate dai governi nazionali: contestualmente impegnarsi a sviluppare e sostenere ogni iniziativa utile alla tessitura di significative relazioni politiche, sociali, culturali ed economiche con i Paesi che affacciano sul Mediterraneo.
- Chiedere la modifica dei criteri di ripartizione del fondo sanitario nazionale e il superamento dei piani di rientro che stanno uccidendo la sanita meridionale e contestualmente impegnarsi per il pieno funzionamento della sanità pubblica.
- Attivare politiche utili a richiamare sul territorio soprattutto i giovani emigranti; contestualmente attivarsi per lo sviluppo del “turismo delle radici” che possa tradursi in un incentivo al “ritorno” favorendo anche i contatti relazionali con le famiglie di provenienza al fine di nutrire i vincoli e allo stesso modo curare le radici quale presupposto legame per un possibile ritorno al proprio territorio. Incentivare il trasferimento nelle aree interne o a rischio spopolamento.
- Impegnarsi per il potenziamento delle aree produttive locali e per la bonifica e la riconversione delle aree industriali dismesse con progetti ecosostenibili che prevedano l’aumento dell’occupazione locale.
- Attivarsi per la promozione culturale identitaria della storia del Sud nelle scuole utile anche a radicare un legame territoriale e contestualmente attivarsi per un diritto all’istruzione che sia effettivamente garantito dai nidi all’università, dai collegamenti alla sicurezza degli edifici, dall’accesso agli strumenti didattici all’intercultura.
- Promuovere il diritto alla casa, in particolare nelle aree interessate dallo sviluppo turistico ed in ogni contesto in cui vi siano situazioni di emergenza abitativa.
- Impegnarsi per lo sviluppo del sistema infrastrutturale dei trasporti del Mezzogiorno che sia a servizio di una rete di porti meridionali gateway incentrata sul porto di Gioia Tauro; contestualmente impegnandosi affinchè si crei una sinergia con la dorsale ionica ed il porto di Taranto.
- Impegnarsi per la gestione delle risorse in maniera efficiente ed ecosostenibile, dal sistema idrico alla depurazione, dai rifiuti al riciclo e riuso, dalla produzione dell’energia alla autonomia energetica.
Si chiede pertanto un incontro/confronto pubblico ove poter discutere i temi oggetto del decalogo.



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