Corigliano Rossano, maxi sequestro di cellulari armi e droga in carcere: archiviazione per 100 detenuti

Il Tribunale del Riesame ha annullato il sequestro di cellulari e coltelli: “nessun collegamento con i detenuti”. Il GIP di Castrovillari dispone l’archiviazione e la distruzione del materiale

Ha destato particolare scalpore l’operazione compiuta il 7 febbraio 2024  con la quale decine di agenti della Polizia Penitenziaria hanno portato a termine un maxi sequestro di oltre 130 cellulari, sim telefoniche e coltelli nel carcere di Corigliano Rossano a carico di un centinaio di detenuti. L’esito del procedimento penale sembrava scontato, sia  perchè il sequestro di oggetti illeciti è stato convalidato dalla Procura di Castrovillari, sia perché gli unici  testimoni del reato contestato ai detenuti erano appunto le decine di operatori della Polizia Penitenziaria.

A deviare ancor più clamorosamente  il corso degli eventi è stata l’istanza di dissequestro di cellulari e coltelli presentata dall’avv. Mario Alberelli, del Foro di Cosenza, in favore di due detenuti, P.G. e M.G., con la quale si segnalava che la Penitenziaria non aveva dato agli indagati l’ avviso  previsto dalla legge di farsi assistere da un difensore e che soprattutto gli agenti non avevano indicato quali elementi investigativi riconducevano i cellulari ai detenuti.

Il Tribunale del Riesame di Cosenza , composto dai Giudici Dott.ssa Paola Lucente, Dott.ssa Stefania Antico e Dott.ssa Iole Vigna, ha accolto tutti i motivi di ricorso e ha dissequestrato tutti gli oggetti illeciti stabilendo che non c’è alcun valido collegamento tra i detenuti  ed i cellulari rinvenuti in carcere.

Successivamente , dai controlli operati sulla banca dati ETNA, è emerso che nessuna  delle schede telefoniche rinvenute era intestata ai detenuti , ma a soggetti stranieri ed estranei al contesto carcerario. Di conseguenza il PM della Procura di Castrovillari ha chiesto l’ archiviazione del procedimento al Giudice per le indagini Preliminari.

Il dott. Luca Fragolino , GIP presso il Tribunale di Castrovillari, ha precisato altresì che : “ il Tribunale del  Riesame, adito dai soggetti indagati al fine di evidenziare la loro estraneità ai fatti, si è espresso segnalando l’assenza di elementi probatori sufficienti a ritenere che quanto rinvenuto e sequestrato fosse riconducibile agli indagati”. Di conseguenza ha disposto l’archiviazione per tutti e cento i detenuti coinvolti nella vicenda, oltre alla distruzione di quanto sequestrato, con destinazione delle armi improprie alla competente direzione artiglieria.

L’avvocato Mario Alberelli, a conclusione della vicenda, ha dichiarato: “ Dare un contributo, modesto ma decisivo, al buon andamento del sistema  giustizia è sempre motivo di soddisfazione per chi crede nel valore dei fatti concreti.”