“Consiglio comunale negato alla minoranza”: i consiglieri di Cittanova chiedono l’intervento del Prefetto

I consiglieri tuonano: "i diritti dei cittadini passano dal rispetto delle regole democratiche: non si può negare l’ordine del giorno richiesto dalla minoranza"

I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Cittanova – Alessandro Cannatà, Anselmo La Delfa, Girolamo Guerrisi, Francesco Sgambetterra, Domenico Bovalino e Mariagrazia Sergi – hanno presentato in data 8 settembre 2025 una formale istanza al Prefetto di Reggio Calabria, Dott.ssa Clara Vaccaro, chiedendo l’attivazione dei poteri sostitutivi previsti dall’art. 39, comma 5, del Testo unico degli enti locali (D.Lgs. 267/2000). La richiesta si è resa necessaria a seguito di “una vicenda che ha visto la lesione dei diritti di iniziativa e controllo della minoranza: l’ 8 agosto 2025 i consiglieri avevano presentato regolare istanza di convocazione del Consiglio comunale, sottoscritta da oltre un quinto dei componenti, con oggetto ‘Verifica assenza di conflitto di interesse in ottemperanza a quanto stabilito nella deliberazione n. 18 del Consiglio comunale del 26 maggio 2025′”.

“La vicenda è stata già oggetto di interlocuzioni con la Prefettura, che con una prima nota del 12 agosto 2025, aveva chiarito come la questione rientrasse nella “stretta pertinenza del Consiglio comunale” e invitato il Presidente del Consiglio a procedere con urgenza. Tuttavia, con avviso del 28 agosto 2025, il Presidente ha convocato la seduta consiliare del 9 settembre con un ordine del giorno diverso, ignorando sia l’oggetto formalmente richiesto dai consiglieri sia le indicazioni prefettizie” si legge in una nota congiunta dei consiglieri.

Per la minoranza, le funzioni di garanzia e neutralità proprie della Presidenza del Consiglio, sono principio inderogabile di corretto funzionamento della democrazia locale. “I fatti sono chiari – affermano i consiglieri – non inserire all’ordine del giorno l’argomento richiesto equivale a non concedere, arbitrariamente, la convocazione stessa del Consiglio comunale. È una violazione grave delle prerogative riconosciute dalla legge ai consiglieri e, di conseguenza, ai cittadini che essi rappresentano”.

Con l’istanza dell’8 settembre 2025, i consiglieri chiedono quindi al Prefetto di esercitare i propri poteri sostitutivi per disporre l’immediata convocazione del Consiglio comunale, con all’ordine del giorno l’argomento originariamente richiesto. “Il rispetto delle regole non è solamente un fatto tecnico o formale – concludono i consiglieri – ma la condizione minima per garantire trasparenza, legalità e democrazia nella vita di un ente locale”.