A due giorni dalla chiusura di calciomercato, il DS del Catanzaro Ciro Polito ha incontrato la stampa, per fare il punto sulle trattative dei giallorossi, scatenati negli ultimi giorni. “Forse per la prima volta – ha esordito – il Catanzaro ha quattro giocatori convocati in nazionale, un motivo di grande orgoglio per la città e per la società. La proprietà ci ha chiesto di abbassare l’età della squadra e puntare sui giovani. Abbiamo un giusto mix tra giocatori esperti e giovani promettenti. Alcuni sono in prestito e si stanno ambientando, qui possono crescere e farsi notare. In generale, il mercato serve anche a costruire plusvalenze, come nel caso di Bonini. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti economici: non possiamo fare collezioni di giocatori, ogni acquisto deve avere senso”.
Il rammarico Rui Modesto
“Se c’è qualche rammarico, ovvero qualcuno trattato e che non sono riuscito a trattare? Sì c’è, è Rui Modesto dell’Udinese, si è trattata di una scelta che il calciatore ha legato a problemi di natura familiare, lui mi sarebbe piaciuto parecchio averlo a Catanzaro”. A proposito di nomi, poi, Polito fa anche delle precisazioni: “De Luca è un nome mai trattato, altri nomi fatti erano davvero improponibili per l’ingaggio. De Luca è stato netto: ‘Non vengo in Serie B, vado solo al Venezia’. Ha rifiutato anche la Sampdoria con tanti soldi in più. Parliamo di giocatori che guadagnano già 700-800mila netti, ma poi in campo cosa fanno? Alla fine dice: ‘Rimango fuori lista piuttosto che…’. È assurdo, contro i miei principi”.
“Pandolfi, invece, l’ho chiuso subito dopo aver ceduto Biasci all’Avellino, se non fosse uscito un attaccante non avremmo potuto prenderne un altro. Più complessa invece la trattativa che ha portato a Di Francesco, era un elemento su cui avevo messo gli occhi e come si è aperta la possibilità di chiuderlo lo abbiamo fatto”.



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