In data 1 settembre, si è svolto il confronto tra l’UGL TA Calabria e le Società S.A.CAL. S.p.A. e S.A.CAL. GH S.p.A. Nell’ambito del confronto, l’O.S. ha espresso le motivazioni che hanno indotto la stessa sigla a dichiarare la prima azione di sciopero, come da precedenti comunicati. L’O.S., preso atto “degli importanti investimenti introdotti nel settore, che hanno consentito il cospicuo aumento dei voli interessanti i tre aeroporti calabresi, ha mostrato perplessità legate al mancato aumento proporzionale del numero delle risorse, sostanzialmente rimaste invariate rispetto agli anni precedenti, rischiando di dissipare gli sforzi economici sostenuti, ritenendo non ancora soddisfacente il livello dei servizi offerti”.
“Al centro del dibattito – scrive il sindacato – sono state evidenziate le numerose problematiche relative alla carenza, ed alla gestione del personale, secondo le quali la società ha mostrato la massima apertura a riaprire un percorso relazionale, che sarà utile a costruire in modo sinergico le linee strategiche necessarie, non solo al processo di sviluppo, bensì salvaguardanti tutti i lavoratori. Tra le varie richieste espresse, vi è stata anche quella relativa all’attivazione di un processo di reperimento di risorse da mercato esterno, che possa realmente soddisfare le esigenze legate alla mole di lavoro esistente, evidenziando le forti criticità registratesi sui tre aeroporti calabresi, soprattutto nella stagione in corso”.
“Pesanti ripercussioni sui lavoratori”
A tal proposito l’UGL TA ha fatto notare “che gli effetti della riorganizzazione legati ad un numero insufficiente di risorse, hanno causato pesanti ripercussioni sui lavoratori. Si è quindi ribadita l’importanza di una gestione più oculata da parte dei vari responsabili del processo, chiedendo, altresì, che le variazioni dei turni, se necessarie, dovranno scrupolosamente attenersi alle linee guida dettate dal vigente CCNL, garantendone altresì l’equanimità”. L’UGL T.A. Calabria, ha inoltre messo in evidenza “le disfunzioni registratesi a Reggio Calabria, relativamente alla dismissione degli addetti al parcheggio, in quanto, la cosiddetta “AREA UNICA” derivante dal processo di riorganizzazione, non ha saputo garantire, (a causa dello scarso numero di risorse impiegate), la gestione contemporanea della manutenzione, dei parcheggi e dell’assistenza ai PRM, creando le evidenti falle più volte messe in risalto”.
“Sovraccarichi di lavoro”
“Anche il numero degli OUA e degli Addetti di Scalo impiegati a Lamezia risulta non essere soddisfacente, dove i lavoratori denunciano pesanti ricadute dettate da sovraccarichi di lavoro e frequenti allunghi. L’O.S. ha fatto altresì notare che la medesima necessità si è verificata anche nel settore della manutenzione di Crotone, anch’esso sottorganico. La società fa presente che le assunzioni sono oggetto di riserva statutaria, garantendo, ad ogni modo, come da esplicita richiesta dell’UGL TA, che le prossime implementazioni di organico saranno oggetto di confronto con le OO.SS. per poterne meglio valutare la congruità rispetto all’effettivo fabbisogno“, evidenzia la nota.
Addetti ai PRM
In merito agli addetti ai PRM, l’UGL T.A. ha chiesto che “sia su Lamezia T. che su Reggio Calabria, gli stessi debbano essere supportati da personale stagionale, piuttosto che dalla C.R.I. attualmente utilizzata, nonostante il mancato accordo con l’UGL T.A., che invece chiede il rispetto del diritto di prelazione maturato da parte di chi ha già prestato servizio presso la S.A.CAL. S.p.A., sfatando l’ombra di un possibile principio di esternalizzazione del settore. Lo stesso dicasi per gli OUA, auspicando che possa essere attuato un graduale processo di stabilizzazione, anche mediante l’utilizzo dei finanziamenti messi a disposizione della Regione Calabria, per facilitare l’inserimento e/o stabilizzazione del personale precario”.
In merito al ricorso dell’istituto relativo all’orario “spezzato”, ed al modus operandi attuato per l’applicazione dello stesso, l’O.S. ha “chiarito ulteriormente la propria posizione contraria, chiedendo il rispetto del vigente CCNL relativamente alla gestione di tale istituto, entrando anche nel merito delle discriminazioni precedentemente rivendicate, ed inerenti al tema dell’estensione protempore dei contratti da part-time a full-time, incontrando la disponibilità dell’Azienda. Per quanto riguarda la gestione dei benefici concessi dalla legge (L.104, parentali etc..), l’UGL TA ribadisce che i tempi di preavviso per la richiesta degli stessi dovranno scrupolosamente attenersi alla normativa vigente, salvo diversi accordi esistenti (vedi CCNL Assaeroporti). Infine, in previsione dell’imminente rinnovo del contratto di secondo livello, le società hanno rimandato tutte le verifiche richieste dall’UGL TA, relative al tema dell’orario di lavoro, etc.., alla definizione dello stesso, mediante la valutazione delle discrepanze più volte evidenziate. Difronte alle preoccupazioni mostrate dall’O.S. in merito alle rotte cancellate, la società declina ogni possibile responsabilità, confermando comunque l’impegno necessario nell’ambito delle proprie competenze, affinché le stesse possano tornare ad essere confermate, fermo restando le decisioni unilaterali che potrebbero essere assunte da ogni singola compagnia aerea”.
Revocato lo sciopero
Preso atto della disponibilità mostrata da parte della S.A.CAL. S.p.A. e della S.A.CAL. GH S.p.A., con grande senso di responsabilità, l’UGL TA Calabria ha “revocato la prima azione di sciopero prevista per il 6 settembre c.a., valutando positivamente l’opportunità relativa al ripristino del necessario clima di serenità nel percorso di relazioni industriali, a beneficio di tutti i lavoratori del comparto e dello sviluppo del sistema aeroportuale calabrese, ponendo un importante accento sul tema relativo alla sicurezza sul lavoro, ed ai tempi di conciliazione vita/lavoro”.



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