ACR Messina, i puntini cominciano a unirsi: la prima offerta è anche ufficiale. E i tempi potrebbero accorciarsi: cosa succede ora

ACR Messina, prima offerta ufficiale arrivata questa mattina: i prossimi passaggi tra scadenze e tempistiche

L’esclusione dal campionato evitata, l’aiuto di Cooperativa e sponsor, le indiscrezioni sui primi interessamenti (confermati dal curatore), l’avvio dell’esercizio provvisorio, le parole di Pietro Franza e quelle di uno dei due sponsor. Ora la prima offerta, anche ufficiale. I puntini, intorno alla vicenda societaria dell’ACR Messina, cominciano a unirsi. Tutto sta andando, almeno per il momento, nella situazione sperata da Maria Di Renzo, ad oggi la persona più importante incaricata di gestire la procedura fallimentare. Come ha già spiegato, senza l’aiuto della città, e senza le interlocuzioni con possibili soggetti interessati, probabilmente il Messina oggi non esisterebbe, neanche in campo. E invece al momento è in vita ed è stato anche in grado di ottenere 7 punti, dimezzando la penalizzazione.

La novità più importante, dopo questi giorni caldi, è emersa questa mattina: confermate, infatti, le indiscrezioni che volevano l’invio di una PEC con un’offerta ufficiale. Offerta ufficiale che, alla fine, secondo quanto verificato, è arrivata proprio questa mattina nella casella PEC del curatore Maria Di Renzo. Quest’ultima ha chiesto massima riservatezza sui nomi, per evitare possibili intralci, anche se qualche indiscrezione di stampa è emersa.

L’asta, i tempi e il debito

Al di là delle sfumature, tuttavia, la notizia – per la piazza siciliana – è da accogliere positivamente, perché difatti prepara all’avvio e velocizza le operazioni in merito all’asta. Ci sarà, infatti, solo da rendere pubblica la questione, così da permettere – ad eventuali nuovi interessati – di rispondere alla prima offerta e dare l’avvio effettivo all’asta. Ad aggiudicarsi il club, ovviamente, sarebbe l’offerta migliore. Se invece nessuno dovesse partecipare, partirebbe la trattativa privata del curatore con gli unici – ad oggi – che hanno presentato l’offerta. I tempi? Molto ristretti. Forse nei prossimi giorni, forse all’inizio della prossima settimana, ma c’è chi addirittura ipotizza anche questa sera, conoscendo la praticità del curatore. Ovviamente, prima si parte, prima l’eventuale nuova proprietà si insedierebbe, dovendosi occupare di tutta la questione.

Tra le questioni, c’è quella relativa al debito, su cui emerge un grande dubbio. Non è ancora chiaro se, all’interno della mole debitoria, risulti essere presente anche la fideiussione, in realtà già depositata da Sciotto. Il debito ammonterebbe a 650 mila euro circa ma, senza considerare la cifra della fideiussione già depositata, potrebbe scendere ulteriormente. Il dubbio è proprio sull’escussione o meno della stessa. Si tratta di una cifra non insormontabile a patto che dietro alla città, e al peso e alla responsabilità di un club importante, si presentino in primis persone serie, e poi anche facoltose. Messina non può permettersi altri bugiardi e avventurieri, anche se questa volta “pesa” l’importante garanzia di un curatore fallimentare.