Acireale-ACR Messina e il giallo post gara: “aggredito Savonarola”. E il Sindaco si arrabbia

Giuseppe Savanarola, ex capitano dell’Acireale e oggi secondo allenatore del Messina, sarebbe stato aggredito da un componente della squadra di casa, finendo a terra

Seppur la condizione peggiore, oggi, la viva l’ACR Messina – e non ha senso qui spiegare i motivi, già abbastanza noti – il clima che si respira intorno all’Acireale è decisamente più teso, nero e cupo. Da tempo i rapporti con il Presidente Di Mauro non sono dei migliori, come dimostrano le minacce recenti, le aggressioni e il silenzio stampa imposto dopo la sconfitta interna proprio contro i biancoscudati di ieri.

Ma c’è un’altra situazione, quasi un giallo, venuto a crearsi al termine della partita. Giuseppe Savanarola, ex capitano dell’Acireale e oggi secondo allenatore del Messina, sarebbe stato aggredito da un componente della squadra di casa, finendo a terra. Il fatto, che ha acceso un piccolo parapiglia, si è poi concluso con una nulla di fatto, nonostante le proteste dello stesso verso l’arbitro.

Lo sdegno del primo cittadino di Acireale, Roberto Barbagallo

A far luce sull’accaduto, il Sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, che così ha scritto sui social:

“Ieri sono stato allo stadio a vedere la mia prima partita della stagione calcistica dell’Acireale Calcio. Non entro nel merito dei valori tecnici, della pessima sconfitta in casa da parte della nostra squadra. Non spetta a me! Scrivo perché ancora una volta ho visto scene che fanno male al Calcio, che danneggiano lo Sport e allontanano tutti noi dalle Domeniche allo Stadio, una partita di calcio dovrebbe farci tifare serenamente, stare assieme, gioire o piangere per il risultato della nostra squadra del cuore. Scrivo queste poche righe perché amareggiato da ciò che oramai ogni Domenica succede in campo e fuori. Condanno con forza questi atteggiamenti e azioni che alla pari degli episodi accaduti sotto casa del Presidente danneggiano l’immagine della nostra Città e la nostra storia sportiva.

Spero che l’intelligenza umana e la ragionevolezza non vengano continuamente surclassati e calpestati dall’istinto e dalla rabbia, ciò significherebbe minare continuamente l’ordine pubblico durante una semplice partita di calcio. Non si può accettare quanto accaduto a fine partita, invito pertanto la Società Sportiva ad una seria riflessione affinché questi accadimenti non si ripetano più durante la stagione sportiva”.