Rino Gaetano, la Treccani rende omaggio all’artista calabrese

L'stituto della Enciclopedia Italiana Treccani celebra Rino Gaetano, il noto artista calabrese nato a Crotone

La Treccani celebra Rino Gaetano. Cantautore autodidatta, nato il 29 ottobre 1950 a Crotone, Salvatore Antonio Gaetano – per tutti Rino – ha saputo mescolare con ironia e acume attività teatrale e sperimentazione musicale fino a diventare “un’autentica star della musica leggera italiana”, come ricorda L’Enciclopedia della Musica Contemporanea, diretta dallo scomparso Ernesto Assante e da Sandro Cappelletto, in uscita a settembre. Erede di Fred Buscaglione, primo “cantautore proletario nel senso in cui lo intendeva Pier Paolo Pasolini”, Rino Gaetano si impose nel 1975 con il 45 giri “Ma il cielo è sempre più blu”, seguito nel 1976 da “Mio fratello è figlio unico” e nel 1977 dall’Album “Aida”, dove si ritrova il segreto di quel nonsense solo apparentemente incomprensibile che lo ha reso celebre, grazie anche a surreali note di copertina in cui si faceva beffe del linguaggio delle istituzioni, della religione, della politica, del giornalismo e della burocrazia. Partecipò nel 1978 al Festival di Sanremo dove propose la più orecchiabile e disimpegnata Gianna al posto di Nuntereggae più, a causa del lungo ed esplicito elenco di nomi di politici e vip dell’attualità che il cantautore nella canzone dichiarava di “non sopportare più”.

Il culto della figura di Rino Gaetano, morto a Roma il 2 giugno 1981 in un incidente stradale ha continuato a crescere nel tempo, facendolo apprezzare come un autore di prima grandezza, un cantautore dalla voce libera e inconfondibile, capace di raccontare con sarcasmo e leggerezza il paradosso di un’epoca e la complessità di un Paese, smascherandone le contraddizioni senza mai cadere nella retorica.