In un’intervista al “Corriere della Sera”, Carlo Calenda, leader di Azione, dice la sua sulle imminenti elezioni regionali. “A non partecipare alle elezioni regionali, da dieci anni in qua, sono gli elettori. L’affluenza media è appena del 45%, e nell’85% dei casi viene rieletto l’uscente. Significa che in queste elezioni non c’è voto di opinione e conta solo il voto organizzato: chi governa e possiede le leve, come i contributi distribuiti con disinvoltura, conquista il consenso. E un problema”, rimarca Calenda che rilancia: “Azione partecipa solo dove c’è un candidato convincente e un programma che possiamo condividere. Altrimenti, partecipando, alimenteremmo un sistema che invece vogliamo smantellare”.
“In Campania sta succedendo una cosa da terzo mondo”
“In Campania sta succedendo una cosa da terzo mondo. Viene candidato Roberto Fico, che ha zero esperienza amministrativa. Fico incassa l’appoggio di Vincenzo De Luca, che l’ha sempre aspramente criticato. E in cambio De Luca ottiene per suo figlio la segreteria regionale del partito del quale ha sempre attaccato la segreteria nazionale. Aggiungo che Elly Schlein era stata eletta segretaria al grido di ‘basta cacicchi’. E’ una cosa accettabile? E’ una cosa che può ottenere il consenso degli elettori liberi? Io credo li lasci attoniti”, sottolinea Calenda.
“Preferisco tagliarmi una mano che consegnare la Campania a Fico”
Per questo Calenda ha detto ‘piuttosto che sostenere Fico mi taglio una mano’: “Certo, lo confermo. Piuttosto che contribuire a consegnare la Campania a Fico, mi taglio una mano. Non posso sostenere chi vuole chiudere il termovalorizzatore di Acerra che ha risolto in parte il problema dei rifiuti”.
“Sì a Decaro”
In Puglia sostiene il candidato del Pd Decaro: “Senza difficoltà. Ma lì è Decaro che non assicura la sua disponibilità perché il presidente uscente, Emiliano, pretende di candidarsi in Consiglio per ‘garantire’ i suoi. Ma chi è, l’imperatore di Brindisi? Un feudatario? Sono logiche indecorose”.
“Mai con Tridico”
“In Calabria appoggiare Pasquale Tridico che ha inventato il reddito di cittadinanza e, mentendo, promette di reintrodurlo a livello regionale con fondi europei non utilizzabili? Mai”, evidenzia Tridico.
“No a Ricci e Giani”
Non sostiene neppure il Pd Ricci nelle Marche: “dice no al termovalorizzatore per ingraziarsi i Cinque stelle. In questi anni l’abbiamo visto passare da una parte all’altra pur di garantirsi il sostegno. Per le stesse ragioni ho dei dubbi anche su Giani in Toscana. Eppure lo sostenevamo prima del suo partito. Ma poi ha fatto una foto con Paola Taverna e aderito a un elenco programmatico di 23 punti, senza averne mai discusso con gli alleati. Tutti punti contrari al nostro e al suo programma. Perché? Tanto più considerando che il M5s in Toscana non esiste”, conclude Calenda.



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