La situazione nel centrosinistra, in vista delle elezioni regionali in Calabria del prossimo 5 e 6 ottobre, non è di certo tranquilla. Nella coalizione progressista, al momento, non ci sono certezze su nomi e liste ed il tempo, inesorabilmente, stringe. Con l’aggravante che le trattative rischiano di arenarsi a causa di un audio del segretario regionale di Sinistra Italiana, Fernando Pignataro, già deputato e volto noto del sindacato e della politica italiana. “Compagne e compagni, credo che questa scelta di fare una comunicazione vocale sia per dare notizie a chi si sta chiedendo cos’è successo ieri”. Così parte l’audio di 11 minuti di Pignataro che ha inviato nel gruppo Whatsapp dei dirigenti nazionali di Sinistra italiana.
Il messaggio è arrivato anche al segretario nazionale del Pd
Nel vocale, divulgato da Open, l’ex parlamentare rivela i retroscena politici della coalizione di centrosinistra tra veti, polemiche e dissidi interni ai partiti stessi. Il messaggio, nel giro di poche ore, è rimbalzato in varie chat, raggiungendo anche il segretario del Pd, Elly Schlein che, dicono i ben informati, è furiosa per il contenuto, così come gli altri dirigenti locali e nazionali dei partiti di centrosinistra, con il rischio che la trattativa salti.
Il contenuto del messaggio
Pignataro, nell’audio, dopo avere parlato della “carta dei principi” illustrata dal leader regionale del M5S Anna Laura Orrico, afferma senza giri di parole: “se questi punti si accettano si può andare avanti, se no abbiamo due ricette diverse per la Calabria”. L’esponente di Si prosegue sottolineando che “l’appoggio del Pd alla eventuale candidatura di Pasquale Tridico, europarlamentare M5S non sarebbe altro che un espediente dei dem per porre un freno ad un’eventuale candidatura di Avs”. Secondo Pignataro “dietro la candidatura di Tridico in realtà si celerebbe una strategia che, in sostanza, avrebbe messo in difficoltà il Pd con una rinuncia quasi definitiva ed il M5S l’avrebbe accettata pur sapendo che alla fine non si sarebbe concretizzata per avanzare poi il nome della deputata Vittoria Baldino”. Un “gioco delle parti un po’ sporco” afferma.
Il veto su Stasi
A giudizio di Pignataro, inoltre, vi sarebbe un veto su Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano e uno dei nomi a cui pensano in Avs “attribuito al gruppo del senatore Nicola Irto”. Quindi, il segretario regionale informa i dirigenti di Sinistra Italiana che nel corso della riunione “metà della platea tra cui Italia Viva, Più Europa, Rifondazione, Demos” avrebbero già comunicato che, se Sinistra italiana manterrà il nome di Stasi, si orienteranno sul primo cittadino. “Molti di questi– aggiunge Pignataro- sarebbero pronti ad abbandonare il tavolo in caso di candidatura M5S alternativa a Tridico”.
“La Calabria è l’unica regione in cui poniamo candidature”
Parlando di Stasi, Pignataro afferma quindi che “è un fatto assolutamente dirimente. Non possiamo accettare un veto, a qualsiasi livello, su qualsiasi nostra scelta, nell’unica regione in cui poniamo candidature, mentre noi non abbiamo mai posto veti su nessun candidato del Pd o del M5S. Siamo sempre leali, anche verso candidature che non sono le nostre”.



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