Reggio Calabria, 94mila passeggeri in un mese: perché il “city airport” è una scommessa da vincere

Enzo Cuzzola analizza la crescita record dello scalo Tito Minniti e propone di estendere i contributi regionali a ITA Airways per potenziare i collegamenti con Milano, nodo strategico per l’economia calabrese

“Le distanze non si misurano più in chilometri, ma in tempo. È questa la lezione che insegnano gli ingegneri dei trasporti, ed è questa la chiave di lettura per comprendere cosa stia accadendo attorno all’aeroporto di Reggio Calabria. Quando un volo quotidiano permette di raggiungere in poco più di un’ora Roma, Milano o altre destinazioni europee, Reggio diventa immediatamente più vicina. Non importa che la cartina geografica dica altro: conta il tempo di accesso”. E’ quanto afferma il noto professionista reggino e già assessore Enzo Cuzzola.

“I numeri confermano questa percezione. Nel solo luglio 2025, l’aeroporto Tito Minniti ha registrato oltre 94.000 passeggeri, con una crescita superiore al 53% rispetto a un anno fa . Non sono cifre da poco, ma un dato che testimonia un bisogno reale di mobilità, capace di tradursi in turismo, indotto economico, scambi culturali. Lo dimostra un segnale concreto: la presenza quotidiana, sulla piazza del Duomo di Reggio, di centinaia di turisti, cosa che fino a pochi anni fa appariva insolita.

Il merito è in gran parte dei collegamenti garantiti da Ryanair, sostenuti con un contributo della Regione Calabria. Una scelta che sta pagando, come dimostrano i flussi crescenti. Ma adesso è il momento di guardare oltre. La proposta è semplice: estendere il sostegno regionale anche a ITA Airways, a fronte di un incremento delle frequenze verso Milano Linate. Perché Milano non è solo una città come le altre: è la capitale economica e finanziaria d’Italia, un nodo indispensabile per studenti, professionisti, imprenditori e lavoratori calabresi.

Un aeroporto diventa davvero un city airport quando non è soltanto il punto di partenza per i turisti, ma anche un’infrastruttura strategica per la vita quotidiana della comunità. Se Reggio riuscirà a consolidare collegamenti frequenti e regolari sia con il turismo internazionale che con la “città degli affari”, allora la scommessa sarà vinta. Quei 94mila passeggeri di luglio hanno un significato preciso: il futuro è già cominciato. Sta alla politica e alle istituzioni non sprecarlo.