Ponte sullo Stretto: “chi è contro quest’opera è contro la Calabria”

Il presidente Simone Veronese interviene dopo l’annuncio del Ministro Salvini sulla posa della prima pietra: “infrastruttura moderna ed ecocompatibile, simbolo di sviluppo e lavoro per il Sud”

Il Presidente dell’Associazione Amici del Ponte dello Stretto, Prof. Veronese Simone ha inviato una lettera al direttore che pubblichiamo integralmente. Ecco il testo integrale: “mentre il Ministro Salvini annuncia con forza che la posa della prima pietra del Ponte sullo Stretto è ormai imminente, c’è ancora chi tenta di sabotare questa straordinaria occasione di riscatto per il Sud. L’evento simbolico, annunciato per queste ore, segna l’inizio di una nuova era, una pagina di storia. Un’Italia che torna a costruire, a unire, a creare sviluppo. Eppure, ancora una volta, le solite voci del “No a tutto” provano a bloccare il futuro”.

“Ho letto gli articoli pubblicati, che riportano della manifestazione indetta a Villa San Giovanni dal movimento No Ponte. Una protesta che, pur legittima nei toni, risulta vuota nei contenuti. Parlano di “devastazione ambientale”, ma non dicono una parola sul fatto che due terzi delle spiagge del Comune di Reggio Calabria sono interdette alla balneazione per via di un sistema di depurazione che scarica fognature a mare. Dove sono le loro battaglie su questo? Perché non si indignano per il mare avvelenato che i nostri figli non possono più vivere? Forse non possono perché ad amministrare la città di Reggio Calabria c’è un sindaco della sinistra no ponte?”

“E ancora, dove sono le loro denunce contro le colate di cemento nelle grandi città governate da chi oggi si oppone al Ponte? Dove sono quando si costruisce abusivamente a ridosso del mare, quando le periferie vengono abbandonate, quando le scuole chiudono perché manca la manutenzione non fatta da coloro che dicono no al ponte? Il Ponte sullo Stretto non è un mostro ambientale. È un’infrastruttura moderna, ecocompatibile, strategica. È il punto di connessione tra alta velocità e mobilità sostenibile, è un ponte verso il lavoro, il turismo, il futuro. E lo dicono gli ingegneri, i trasportisti, i tecnici. Lo dicono i dati. È un’opera che abbatterà i costi logistici, renderà più efficienti i trasporti di merci e persone, attirerà milioni di visitatori. Soprattutto, darà oltre 120.000 posti di lavoro diretti e indiretti”.

“A contrastare tutto questo troviamo invece il campo largo e i suoi profeti del paradosso: da un lato Pasquale Tridico che propone di tornare al reddito di cittadinanza, e dall’altro chi dice “no” al Ponte, cioè “no” a sviluppo, occupazione, dignità.Ma noi non ci stiamo. Non accettiamo che chi ha prodotto decenni di disastri, di povertà e immobilismo in Calabria, venga oggi a darci lezioni di ambiente o di giustizia sociale. Il reddito assistenzialista ha distrutto il Sud: ha promosso la dipendenza invece della responsabilità, ha diffuso la cultura del lamento invece della sfida. Portando ricchezza sono nelle case dei criminali e dei furbetti come dimostrato dalle migliaia di inchieste fatte dalla guardia di finanza”.

“Il Ponte sullo Stretto è l’esatto opposto del reddito di cittadinanza: è lavoro vero, è sudore, è impresa, è dignità. È l’Italia che si rialza, che unisce Nord e Sud, che smette di piangersi addosso. Per questo diciamo con chiarezza: chi è contro il Ponte è contro la Calabria. E chi lo sostiene, come il Ministro Salvini, sta scrivendo una pagina che verrà ricordata. E quando la prima pietra verrà davvero posata, sarà il simbolo della fine dell’assistenzialismo e dell’inizio di un nuovo Mezzogiorno”.