Recentemente, nel corso di una visita al Porto di Gioia Tauro, il Ministro Urso aveva paventato l’ipotesi di un polo Dri nella città reggina qualora non si fossero presentate le condizioni a Taranto, che ha la precedenza. Nell’intesa al Mimit di ieri, si è deciso di posticipare dopo il 15 settembre, attraverso un accordo di programma.
La nota di FdI Gioia Tauro
“Nelle settimane scorse, a livello nazionale era stata ventilata l’ipotesi di realizzare a Gioia Tauro un impianto DRI legato alla filiera dell’ex ILVA, qualora non si fosse raggiunto un accordo definitivo su Taranto. Un’ipotesi reale, presa in considerazione dal Governo stesso, che però alcune forze politiche e personaggi della politica locale hanno immediatamente trasformato in terreno di propaganda, cambiando idea repentinamente a seconda della convenienza del momento e trattando temi seri e delicati come la salute e l’ambiente con superficialità e calcolo elettorale”. È quanto si legge in una nota di FdI di Gioia Tauro.
“Invece di attendere il giusto corso degli eventi e le decisioni ufficiali, si sono avventati sulle notizie, alimentando allarmismi e facendo terrorismo psicologico su questioni che meritano, al contrario, equilibrio, competenza e rispetto per la comunità. Noi di Fratelli d’Italia – Gioia Tauro, leali al nostro approccio serio e responsabile, abbiamo scelto di non inseguire la propaganda, ma di basarci sui fatti, studiando le carte e attendendo le reali decisioni del Governo.
Oggi la notizia è ufficiale: il progetto del DRI verrà realizzato a Taranto.
Come riportato dall’ANSA, il Ministro Urso ha confermato che l’impianto sarà costruito in Puglia, smentendo così definitivamente ogni scenario che coinvolgesse Gioia Tauro. Questo dimostra che la prudenza e la serietà premiano, mentre la corsa al titolo facile e alla dichiarazione d’effetto finisce per creare solo confusione e sfiducia tra i cittadini. Noi continueremo a lavorare nell’interesse della nostra terra, con serietà, senso delle istituzioni e rispetto per la comunità che rappresentiamo”.



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