Ondate di calore e microclima dentro gli uffici postali: “in Calabria protocollo non rispettato, ma non vogliamo casi di malessere fisico”

Poste Italiane non tutela i suoi dipendenti dalle problematiche legate al clima: la nota di SLC CGIL Area Servizi Postali

“Nei mesi scorsi abbiamo più volte provato a sensibilizzare Poste Italiane chiedendole di intervenire per limitare al minimo le problematiche derivanti dalle frequenti ondate di calore e dal microclima interno agli uffici postali. Ciò nonostante, nulla è stato fatto da parte Aziendale. Come SLC CGIL siamo seriamente preoccupati del grave rischio di dover affrontare casi di malessere fisico come avvenuto in altre Regioni. Poste Italiane ha sottoscritto a livello Nazionale, nel 2024, un protocollo di intesa con le OO.SS. che prevede l’adozione di procedure atte a diminuire i possibili danni causati dalle ondate di calore; tale protocollo in Calabria non viene applicato, ed alcuni lavoratori sono stati oggetto di contestazione disciplinare per non aver consegnato la corrispondenza nonostante prestassero servizio nelle ore più calde della giornata”.

E’ quanto si legge in una nota della Segreteria Regionale SLC CGIL Area Servizi Postali, nella persona del Coordinatore Felice Lo Presti. “Per quanto riguarda il microclima sono state disattese le promesse di intervento per l’adeguamento dei sistemi di regolazione degli impianti di climatizzazione con conseguente grave disagio per i lavoratori e gli utenti degli uffici postali. Di fronte a questo incomprensibile e deprecabile comportamento da parte di Poste Italiane, la SLC CGIL Calabria adotterà, nei prossimi giorni, tutte le iniziative possibili al fine di ripristinare il diritto alla salute ed alla sicurezza dei lavoratori postali”.