Elezioni Regionali Calabria, Tridico su La7: “opportunismo cinico di Occhiuto, tutti i partiti del campo progressista mi hanno chiesto di candidarmi”

Calabria, Tridico: "oltre ai simboli di tutte le forze politiche del campo progressista che mi sostengono, accanto al mio nome sulla scheda elettorale ci sarà come da abitudine anche la lista del Presidente"

Ospite della trasmissione “In Onda” su La7, il candidato presidente del centrosinistra, l’europarlamentare Pasquale Tridico, non le manda a dire: “Occhiuto ha sfidato la magistratura con con un opportunismo cinico, nessuno aveva chiesto le sue dimissioni”. “Io candidato? Tutte le forze del campo progressista mi hanno chiesto di scendere in campo e non potevo dire di no. Calenda? I consiglieri regionali uscenti di Azione saranno nelle nostre liste”, puntualizza Tridico. “La Calabria merita di più. Voglio incontrare i miei conterranei e voglio sentirmi dire: ‘Io resto qui’. E da altri voglio sentirmi dire: ‘Io torno’. Puntiamo ad una nuova primavera per la nostra regione”, rimarca Occhiuto. “Il premier parla di 1 milione di posti di lavoro? Il dato è falsato, hanno costretto i lavoratori a rimanere più a lungo a lavoro ed in realtà siamo più poveri”, evidenzia Tridico che propone “un reddito di dignità regionale”.

Presentato il simbolo di “Tridico Presidente”

“Alle elezioni regionali in Calabria oltre ai simboli di tutte le forze politiche del campo progressista che mi sostengono, accanto al mio nome sulla scheda elettorale ci sarà come da abitudine anche la lista del Presidente. Il simbolo vuole parlare a tutti, con i colori e le forme della nostra Calabria, del mare e del sole con l’accento rosso del progresso. Ho deciso di usare tre parole, parole che raccontano la fatica e l’orgoglio di chi resta, la nostalgia e la speranza di chi torna, la tenacia di chi ancora ci crede”, è quanto afferma Pasquale Tridico.

“Voglio incontrare i miei conterranei e voglio sentirmi dire: ‘Io resto qui'”

“Perché io credo che la Calabria non debba essere soltanto la Terra delle partenze, ma possa diventare la Terra del ritorno, della dignità e delle possibilità. Non possiamo accettare che la nostra terra sia condannata ad essere l’ultima in tutto. Ecco perché diciamo ‘resta’: perché chi resta qui non deve sentirsi un eroe solitario, ma parte di una comunità che lotta. Diciamo ‘torna’: perché vogliamo che i nostri figli abbiano finalmente la possibilità di tornare e di costruire il loro futuro qui. E diciamo ‘crediamoci’: perché senza crederci, non cambierà mai nulla. Voglio incontrare i miei conterranei e voglio sentirmi dire: ‘Io resto qui’. E da altri voglio sentirmi dire: ‘Io torno’“, sottolinea Tridico.

Tridico Presidente