Lo sfogo di Buscé, forse, ma non solo. Comunque in casa Cosenza qualcosa si muove, seppur in estremo – più che estremo – ritardo. Questa mattina, infatti, il club ha ufficializzato due nuovi arrivi: Antonio Ferrara e Niccolò Contiliano. Non è ancora finita, ovviamente. Manca ancora tanto per definire la rosa ed è questo che il tecnico ha fatto capire nel post gara di Monopoli.
I due annunci
“Il Cosenza Calcio comunica di aver acquisito dal Benevento i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Antonio Ferrara. Il difensore, nato a Vallo della Lucania il 3 marzo del 1999, ha giocato con i sanniti nell’ultima stagione di Serie C. In carriera ha vestito le maglie anche di Agropoli, Caronnese e Taranto, tra Serie D e Serie C. Ferrara, che si trasferisce a Cosenza in prestito con diritto di riscatto a favore dei lupi, sarà da subito a disposizione di mister Buscè” si legge nella nota del club”.
“Il Cosenza Calcio comunica di aver acquisito i diritti alle prestazioni sportive del calciatore svincolato Nicolò Contiliano. Il centrocampista, nato a Trapani il 6 agosto del 2004, ha giocato con il Carpi nell’ultima stagione in Serie C, dopo essere cresciuto ed aver esordito, sempre in Serie C, con la maglia della Spal. Contiliano ha firmato un contratto fino al 30 giugno del 2027 con il Cosenza e sarà da subito a disposizione di mister Buscè”.
La protesta degli ultrà
Intanto, a qualche giorno dalla prima di campionato, che per il Cosenza rappresenta il ritorno in Serie C dopo l’avventura cadetta, gli ultrà protestano, annunciando difatti di disertare le gare interne. “Sulla presidenza di Eugenio Guarascio non vale più la pena sprecare altre parole, l’unico dato reale ad oggi è che l’intera provincia e la passione rossoblù continuano ad essere mortificate e avvilite” si legge.
“Il Cosenza Calcio viene gestito con arroganza come se fosse un affare di famiglia. L’unica espressione pubblica della società sono beceri comunicati, spesso menzogneri e irrealistici. Il vergognoso tentativo di negare lo stadio, che ne porta il nome, per il Memorial di Gigi Marulla e la scelta di non giocare con il lutto al braccio dopo la morte di Padre Fedele rappresentano un’offesa grave e irreparabile. Chi ha determinato questo scempio deve andare via ad ogni costo perché non è degno di rappresentare la storia gloriosa del Cosenza Calcio, di cui ipocritamente si riempie la bocca. Siamo sempre più convinti, quindi, che servano azioni concrete di protesta e per questo porteremo avanti la scelta intrapresa durante lo scorso campionato: Continueremo a disertare lo stadio in occasione delle partite casalinghe e saremo presenti solo in trasferta. GUARASCIO VATTENE”.



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