“Negli ultimi giorni, alcune voci – e qualche tastiera particolarmente ispirata – si sono indignate per la presenza di bandiere della Lega issate su una feluca nello Stretto di Messina. Pare che il solo vederle abbia “ferito la comunità dei pescatori” e urtato la sensibilità di chi pensa che la politica si debba fare solo con il proprio colore preferito.
Cari amici, la realtà è molto più semplice (e meno drammatica): si trattava di un gesto di saluto e accoglienza verso il Ministro dei Trasporti. Un’iniziativa spontanea, festosa, rispettosa delle tradizioni e, soprattutto, legittima“. È quanto dichiara la sezione territoriale messinese della Lega in merito all’esposizione di una bandiera con su scritto “Ponte e libertà” issata su una feluca per salutare il ministro Salvini. Episodio che ha fatto molto discutere e che ha anche indignato i pescatori.
“La Lega ha già dimostrato il suo impegno concreto a favore delle feluche messinesi: ricordiamo infatti che l’anno scorso, su richiesta del senatore Nino Germanà, supportato dalla consigliera comunale Amalia Centofanti e dal vicepresidente del VI Municipalità Salvatore Scandurra, si è tenuto un Vertice all’assessorato regionale all’Agricoltura e Pesca per tutelare il futuro delle dieci feluche messinesi.
Difendiamo un principio semplice: in democrazia, ciascuno è libero di esprimere le proprie idee – anche con una bandiera – senza per questo offendere nessuno. Allo stesso modo, chi non gradisce è liberissimo di voltare lo sguardo e continuare la giornata senza indignazioni forzate.
Purtroppo, in certi ambienti politici, la libertà di opinione sembra essere un concetto valido solo quando a parlare è “il loro” megafono. A noi questa visione ristretta non interessa: preferiamo una società dove si possa discutere, dissentire e… perfino sorridere.
Nessun attacco ai pescatori, che stimiamo e sosteniamo da sempre, ma solo un momento di festa e partecipazione. Le feluche continueranno a solcare lo Stretto, e noi continueremo a credere in un pluralismo vero, senza censure preventive.
Quindi, cari indignati di professione: rilassatevi, il mare è grande abbastanza per accogliere tutte le bandiere. E se proprio non vi piacciono… prendetevi un caffè e godetevi il panorama“, conclude la Lega.



Vuoi ricevere le notifiche sulle nostre notizie più importanti?