ACR Messina al gruppo Peditto? Il Tribunale dice no: che succede ora

Dal Tribunale è arrivato il parere negativo alla proposta del gruppo Peditto di acquisire il ramo sportivo dell'ACR Messina

La situazione dell’ACR Messina, si sa, è talmente tanto intricata che a decidere il suo futuro è – giustamente, visto quanto accaduto in questi mesi – un Tribunale, lo stesso a cui sono state affidate le sorti del club dopo la richiesta di liquidazione giudiziale (fallimento) e la possibilità di rateizzare il debito con un piano di rientro. A decidere di prendersi questa bella patata bollente è stato il gruppo Peditto, guidato dall’imprenditore siciliano, il quale ha già fornito al Tribunale la documentazione richiesta per acquisire il ramo sportivo della società.

Dal commissario giudiziale Maria Di Renzo e dal consulente tecnico-contabile Corrado Taormina, però, è arrivato il “no”, ovvero un parere negativo alla proposta presentata dalla società del gruppo, la Doadi Srls. Nonostante le integrazioni, la proposta è stata definita insufficiente rispetto alle garanzie richieste su affidabilità e tutela dei creditori. La vicenda, però, non si conclude qui: il “dentro o fuori” spetta alla sezione Fallimentare, che deciderà a brevissimo, aprendo le porte a Peditto o spalancandole definitivamente. In quest’ultimo caso, sarebbe la morte definitiva di un club già moribondo e in agonia da mesi. Un’agonia che sta già facendo registrare grossi ritardi sul fronte tecnico, a due settimane circa dall’avvio della stagione (prima con la Coppa Italia e poi, tra poco meno di un mese, con il campionato).