Dopo i preliminari, e prima di passare alla discussione dei punti all’ordine del giorno, in Consiglio Comunale è intervenuto il sindaco Giuseppe Falcomatà. Il primo argomento affrontato è quello dei TIS. Ancora una volta, ma ormai è un habitué, mentre la Minoranza chiede risposta sui problemi atavici che attanagliano la città, il primo cittadino pensa ad attaccare la Regione, trovando il pretesto per le frecciate a Governatore e Giunta. Succede ormai sistematicamente ad ogni Consiglio e non solo. Ma sarà la campagna elettorale? Una cosa è certa: se per l’attività di sindaco parlano per lui questi 11 anni, bisogna ammettere che come Opposizione (alla Regione) sta già lavorando bene, anticipando i tempi.
“Sui TIS noi non abbiamo fatto mai alcuna differenza di carattere politico. Ma possiamo dire che la partita è stata chiusa nella nostra Regione, per quanto riguarda il precariato? No. In tanti hanno disatteso l’impegno. La casellina del precariato è azzerata per metà. Le somme per i TIS della Regione non sono storicizzate, quelle del Comune sì. Sui prezzi dei biglietti e degli abbonamenti per i bus la Regione applica il 20% in più: altro che Calabria Straordinaria, è Regione straniera. E’ una scelta scellerata. E poi, di fronte a una richiesta di incontro, nessuna risposta”.
L’ulteriore attacco, assurdo, è al post di Occhiuto che enfatizza le lunghe code al Museo, anche per meriti suoi, della Regione, dei voli Ryanair. Nessun cenno, da Falcomatà, che anzi minimizza. Per lui, tutti i meriti sono di Sudano e del Museo: “il nostro presidente di Regione si attribuisce il merito delle file al Museo, che ci sono da anni, senza dire un ‘bravo’ al Direttore Sudano. Glielo diciamo noi. E gli diciamo anche grazie, pure per rendere meno faticosa la coda con gli ombrelli (anche se l’idea, come già raccontato, era di altri, ndr)“. Incredibile che sia proprio lui, il sindaco, a parlare di meriti attribuiti, quando ha fatto lo stesso qualche giorno fa col Teatro Cilea. “Dove non vorremmo vedere code – conclude Falcomatà – è davanti al Pronto Soccorso del GOM” rilanciando il discorso legato alla sanità
La parte più assurda è quella in cui il sindaco si mette a citare la terminologia social e l’intelligenza artificiale. In Consiglio Comunale…“E’ stata una discussione surreale, quella tra consiglieri nei preliminari, anche per chi in passato aveva ruoli in Maggioranza e ora se ne deve ritagliare qualcuno dall’altra parte” (il riferimento è a Nino Zimbalatti, ndr). Oggi siamo di fronte alla politica dello ‘skibidiboppi’. Non so se conoscete questa nuova terminologia dei social, legata a dei video fatti con l’intelligenza artificiale. Una Minoranza in Consiglio Comunale dovrebbe approfondire, anziché gli slogan su rifiuti, incuria e… ‘skibidiboppi’. Loro scappano, come quelli nei video che vanno verso l’infinito, mentre noi rimaniamo e risolviamo. Concludo dicendo: ‘continuate la polemica sul Sunsetland, perché stanno aumentando le presenze. E’ un po’ come accaduto per Fedez”.
Sull’Alta Velocità
“Una strategia ormai chiara quella del Governo che, con la complicità di un governo regionale incapace di difendere gli interessi dei calabresi, vuole recidere con un colpo di mano le prospettive di crescita della nostra regione” è quanto afferma il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che aggiunge: “La notizia della cassazione dal rapporto Pnrr sulle infrastrutture strategiche di oltre 9 miliardi che riguardavano l’Alta Velocità, certifica quello che da mesi denunciamo: questo Governo è una sciagura per il Sud e per la Calabria”. Il sindaco ha denunciato il taglio delle risorse nel corso dell’odierna seduta del Consiglio comunale a Reggio Calabria.
“Nel 2024 – ha spiegato Falcomatà – il Pnrr, integrato con il Piano nazionale complementare prevedeva opere infrastrutturali per 82,8 miliardi, ma poche settimane fa – sottolinea il Sindaco – smentendo clamorosamente le parole dei Ministri Matteo Salvini e Tommaso Foti, il ministero delle Infrastrutture ha aggiornato la programmazione economica tagliando più di 9 miliardi per il progetto relativo all’ Alta Velocità Salerno – Reggio Calabria, mettendo di fatto una pietra tombale su un’opera che avrebbe potuto ridurre i divari in termini di sviluppo tra nord e sud del Paese”.
“Il definanziamento per limitate “capacità realizzative” al progetto sull’AV è la testimonianza di un disegno preciso, conseguenza di una volontà ben definita, di chi vuole relegare la Calabria alla marginalità e all’irrilevanza economica e sociale. E mentre in Svizzera si predispone il primo impianto fotovoltaico su una linea ferroviaria in grado di garantire energia per centinaia di migliaia di famiglie, con un sistema innovativo senza impatto visivo o ambientale; per la Calabria invece, non sono previste neanche le rotaie elettrificate”.
“Il dato drammatico – conclude Falcomatà – è che per il governo nazionale e per il governo regionale, azioni fondamentali e strategiche come la mobilità e i trasporti per la nostra regione, non solo non rappresentino una priorità, ma in un quadro di interesse nazionale, vengono letteralmente rimosse per far spazio alla capienza di progetti previsti al nord del nostro Paese e, pertanto, avvalorando l’idea di una vera e propria secessione infrastrutturale”.

