Sono giorni caldissimi nella Reggio Calabria del pallone. Mentre la Reggina si avvicina, mestamente, verso il terzo anno di Serie D annunciando colpetti di mercato mentre le rivali si rinforzano, i tifosi hanno preso una posizione netta e decisa. E l’hanno presa contraria alla figura di Nino Ballarino. Gli ultrà si sono espressi chiaramente: o si fa un mercato importante, si costruisce una squadra da promozione, senza se e senza ma, oppure loro andranno in aperta contestazione con la società. Il consiglio a Ballarino, espresso chiaramente da Carminello in nome della Curva, è stato quello di consegnare la squadra a Falcomatà e farsi da parte.
E a proposito del sindaco, domani Falcomatà incontrerà gli ultrà per un faccia a faccia che si preannuncia parecchio acceso, vista la delicatezza dell’argomento. Sulla questione è intervenuto Massimo Ripepi che, in una diretta social, ha commentato quanto accadrà domani.
“Falcomatà vuole scaricare tutta la responsabilità su Ballarino e sta cercando di fare il gioco delle 3 carte con i cittadini e i tifosi. Ma i tifosi hanno capito tutto. – ha dichiarato Ripepi – La politica ha creato questo disastro. La nostra squadra ha ricevuto il tocco distruttore di Brunetti e Falcomatà che ora cercano di sfilarsi dopo che Versace è stato fino a ieri nello spogliatoio a dire che è la squadra migliore del mondo, dopo che Brunetti nelle ultime interviste ha detto di non essersi pentito della sua scelta e che ‘sono persone per bene’, come se gli altri non lo fossero.
Brunetti dà partenti di legalità a convenienza. Bandecchi è una persona per bene. Così come i due del circo (aka Radio Ballarino, ndr) danno le patenti a chi sono i veri tifosi della Reggina. Stanno insultando i tifosi di Reggio Calabria, gli hanno detto: ‘voi ultrà senza la Reggina non sareste nemmeno esistiti’. E voi, ‘uomini del circo’, cosa fareste se non ci fosse la Reggina? Andreste a lavorare, vivete alle spalle della Reggina insultando a destra e manca.“.
L’incontro di domani tra Falcomatà e i tifosi
“Siamo perseguitati da una classe politica di Eccellenza e da una società, scelta da quella classe politica, che è di Serie D. – ha affermato Ripepi – Domani c’è questa riunione con i tifosi e il sindaco, andrò pure io anche se non invitato. Se per caso Falcomatà deciderà in altro modo, ve lo comunicherò. Sarebbe gravissimo. Domani devono venire fuori due elementi:
- Ballarino deve dire se vuole vendere o no la Reggina. Dovrebbe dire quanto vuole per questa squadra, il budget che ha stabilito
- Il sindaco deve dire chi sono queste due società che vogliono la Reggina.
O la trattativa è privata e non si dice nulla, o se diventa pubblica come ha voluto il sindaco dicendolo agli ultras e alla città, deve dirci chi sono. Dobbiamo verificare. Io non mi fido di Falcomatà e Brunetti. Se leggete il verbale di come hanno assegnato la società, questi hanno chiamato Condipotero del Coni, esperto di baseball, che gli ha detto ‘mi convince la Fenice’. Non potevano chiamare Foti, Iacopino, Martino, Dattola… qualcuno che ha fatto calcio ad alti livelli?
Poi hanno chiamato i commercialisti che sono stati precisi. Hanno detto che i progetti erano equiparabili e i documenti validi. Poi hanno detto di valutare chi ha scritto questi business plan: quanto guadagnano, che piani finanziari hanno, qual è la struttura economica delle loro società. Se Paolo Brunetti avesse fatto questo, sarebbe stato in buona fede. Ma non lo era, perchè doveva dare la Reggina al suo amico di partito Gianluca Califano, ex consigliere comunale di Reggio Calabria con Italia Viva, e a suo fratello, amico di Ballarino. Sarebbe bastato fare una valutazione finanziaria.
Se fosse venuto Bill Gates che voleva la Reggina, se Brunetti avesse pensato che Bill Gates avrebbe voluto fare politica a Reggio Calabria, non gli avrebbe dato la Reggina nemmeno a Bill Gates! Glielo do all’amico di Califano perchè ha il business plan perfetto.
I due del circo mistificano, dicono che la Ternana è fallita. La Ternana è fallita perchè non c’è Bandecchi. L’opposizione di Terni gli ha fatto il conflitto di interessi e Bandecchi ha dovuto lasciare. E nonostante non sia in società gli sta dando soldi. Gli ha dato circa 2 milioni di euro, con quei soldi avremmo stravinto il campionato. I mistificatori stanno cercando di buttare fumo su Bandecchi che è un plurimiliardario. Ballarino è il meno responsabile di tutti, gli hanno regalato la squadra e se l’è presa. Ballarino non ha fatto nulla del business plan: aveva detto che avrebbe rinnovato il Sant’Agata, ma non riesce nemmeno a partecipare al bando se non c’è la Soseteg“.
Falcomatà e il piano per scaricare la colpa su Ballarino
Ripepi anticipa le presunte intenzioni di Falcomatà di scaricare tutte le colpe su Ballarino nel confronto con gli ultrà. “Domani, nel momento in cui Falcomatà si mette contro la società, deve prima chiedere scusa e far dimettere Brunetti istantaneamente. – ha spiegato Ripepi – Vuole mettersi dalla parte dei tifosi, scaricare Ballarino e far credere che la colpa è tutta sua. Se Falcomatà dice una parola contro la società, ed è una persona onesta, deve dire: ‘abbiamo sbagliato tutto, avevamo il miliardario, ma Paolo Brunetti, stimolato da me, e solo per motivi politici, uno infinitamente meno ricco. Chiediamo scusa alla città e alla tifoserie per 3 o 4 anni in Serie D. Per prima cosa chiedo a Paolo Brunetti di dimettersi’. Perchè Brunetti ha detto di prendersi le proprie responsabilità e qualche mese fa ha detto di non essersi pentito della scelta che ha fatto, con Versace vicino, andavano negli spogliatoi a rilasciare dichiarazioni.
Il sindaco non può scaricare la responsabilità su Ballarino, che ce l’ha per non aver messo in pratica il business plan. Prima deve chiedere scusa e poi far dimettere il suo vicesindaco per aver scelto questi qua. Questi qua hanno scelto contro le indicazioni corrette dei commercialisti. Dall’altra parte c’erano Maio, Scuncia, MyEnergy e Bandecchi.
‘I due del circo’ e la poca trasparenza di Falcomatà
Ripepi ha poi difeso i tifosi dagli attacchi di “Radio Ballarino”. “Radio Ballarino se l’è presa con i tifosi che a spese loro hanno girato i campi della Serie D per due anni. Ma non vi vergognate? Voi che campate con la Reggina? Voi sareste lo zero assoluto se non esistesse la Reggina, non i tifosi. Questi danno le patenti di moralità. A Bandecchi, che non ha mai fatto un euro di debiti con la Ternana, l’hanno preso a pesci in faccia”.
Chiosa finale su Falcomatà. “Secondo me domani hanno preparato una messa in scena per fregare tifosi e città. Il sindaco non ha detto una parola sulle due società. Sindaco perchè non ce lo vuoi dire? C’è una trattativa privata? Ma l’hai reso pubblico. C’è un problema di trasparenza. Falcomatà è 11 anni che lavora a trasparenza zero. Domani la pressione deve essere alta, una protesta civile, non violenta. Se Falcomatà non dovesse farmi entrare alla riunione, mi recherò direttamente dal Prefetto a spiegare che succede in questa città“, ha concluso Ripepi.



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