Ballarino e Minniti, maestro di scuola e radiologo, ma anche patron e presidente della Reggina, sono dei geni e devono resistere alle tempeste fatte di critiche, attacchi diretti e richieste di cessione. Sono i tifosi a non capirli, così fissati con concetti assurdi come “programmazione”, “trasparenza” e “ambizione”. È la ‘disperata ironia’, come la definisce lui stesso, con la quale un tifoso ha scritto alla redazione di StrettoWeb per commentare la tragicomica situazione della Reggina.
Di seguito il suo messaggio integrale nel quale figura, addirittura, Francesco Totti, leggenda del calcio che arriverà a Reggio Calabria con Operazione Nostalgia.
“Cari Nino, illustre ‘maestro’ di storia, e Virgilio, stimato ex radiologo prestato al calcio, mi rivolgo a voi con la devozione di chi ha ormai perso ogni certezza, ma conserva ancora un briciolo di speranza (mista a rassegnazione). Vi prego: resistete! Sì, avete capito bene… resistete. – afferma il tifoso – Perché in questo caos l’unica cosa che resta salda è la vostra presenza, il vostro progetto illuminato, la vostra capacità di sorprendere. Ogni giorno. Sempre.
E se piovono critiche, non dateci troppo peso. Siamo noi tifosi il vero problema: troppo abituati a concetti superati come “programmazione”, “trasparenza” e “ambizione”. Siamo noi a non comprendere la genialità delle vostre operazioni di mercato. Come si fa, ad esempio, a non esaltarsi di fronte all’arrivo di calciatori come Ferraro e Correnti? Due colonne del calcio moderno, con trascorsi in temibili piazze come Sambiase e Nardò. Campioni forgiati nelle serie minori, pronti a caricarsi sulle spalle il destino della Reggina. In effetti, serviva proprio gente così per farci sognare.
Ma il bello deve ancora venire. A settembre, al Granillo, arriverà nientemeno che Francesco Totti. Chissà se, tra un selfie e un autografo, gli tornerà in mente la Reggina dei bei tempi, quella di Amoruso, Bianchi e salvezze miracolose. E chissà se riuscirà a trattenere una risata – di quelle sincere, a denti stretti – nel vedere cosa è rimasto di quella squadra. Forse gli sembrerà una barzelletta. Magari ne parlerà con Del Piero, ricordando i tempi in cui si scherzava… ma non così.
Eppure forse è tutto frutto della nostra immaginazione. Forse questo è solo un brutto sogno. Forse il Granillo è ancora pieno ogni domenica, con file chilometriche ai tornelli e una tifoseria impazzita d’entusiasmo per questa “grande squadra” che, come da business plan di tre anni fa, avrebbe dovuto riportarci in Serie A. Forse è tutto parte del piano. Forse la città è solo un po’ addormentata, e deve solo svegliarsi.
O forse – più semplicemente – qualcuno sta confondendo la Reggina con un esperimento mal riuscito.
Con ironico affetto (e un filo di disperazione),
Un tifoso della Reggina“.