“In Ucraina non credo si possa arrivare a un cessate il fuoco prima del 2026”. È la sensazione espressa dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un colloquio con il Fatto Quotidiano. “Mi sembra molto difficile che si possa arrivare a un cessate il fuoco prima della fine dell’anno. Il motivo – ha spiegato – è che Putin non mi sembra intenzionato a fermarsi“. In vista della conferenza per la Ricostruzione, che si terrà la prossima settimana a Roma, Tajani ha sottolineato che “la ricostruzione e le trattative per arrivare al cessate il fuoco possono andare di pari passo” e “l’Italia vuole giocare un ruolo in questa vicenda“.
In merito alle spese per la Difesa, Tajani afferma che “quella di raggiungere il 5% della spesa per la Difesa è una decisione di tutto il governo, presa con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti” e che “abbiamo condiviso la scelta io, Meloni, Giorgetti e anche il ministro della Difesa Guido Crosetto“.
Sui dazi, il ministro precisa che “si sta lavorando, c’è una trattativa in corso: il 10% non sarebbe impattante anche se io lavoro sempre per arrivare a zero“.