Reggio Calabria, “vergogna e abbandono a Gallico Marina”: la lettera di una cittadina inviata al Sindaco Falcomatà senza alcuna risposta

Valentina, 21 anni, scrive una lettera accorata contro il degrado presente a Gallico dove ci sono spiagge sporche, strade pericolose e tanto altro ma la cittadina non ha ricevuto nessuna risposta dalle istituzioni
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StrettoWeb

Una cittadina di Reggio Calabria ha inviato alla Redazione di StrettoWeb una lettera particolarmente toccante, che denuncia una situazione di grave criticità in città e soprattutto testimonia come il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, abbia totalmente ignorato la lettera inviatagli da una giovane concittadina. “Nei giorni scorsi mia nipote ha scritto una lettera a cuore aperto al Sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà senza ovviamente ricevere alcuna considerazione. A questo punto, mi unisco alla sua protesta e voglio denunciare la situazione scandalosa in cui mi sono ritrovata durante questo lungo ponte di giugno nella località di Gallico Marina di cui allego foto a testimonianza di come sia la situazione. Inoltro integralmente il testo della lettera chiedendone ampia diffusione“.

Ecco il testo integrale della lettera inviata al sindaco: “Egregio Signor Sindaco, mi chiamo Valentina, ho 21 anni e scrivo questa lettera con profonda amarezza, rabbia e, soprattutto, vergogna. Vergogna di vivere in un quartiere come Gallico Marina, completamente dimenticato. Cammino ogni giorno per le sue strade e mi sento circondata da incuria, pericolo e abbandono. È inaccettabile che nel 2025 un quartiere costiero come il nostro, potenzialmente bellissimo, venga lasciato in queste condizioni.

Questi sono solo alcuni dei problemi sotto gli occhi di tutti:

  • Spiagge sporche, invase da rifiuti, erbacce, chiodi, siringhe e in alcuni punti persino sbocchi fognari.
  • Fosse stradali pericolose, diffuse ovunque, mai sistemate.
  • Spazzatura abbandonata in mezzo alla strada in più zone del quartiere.
  • Marciapiedi completamente distrutti, soprattutto sul lungomare, dove dovrebbe esserci spazio sicuro e decoroso per passeggiare.

Siamo costretti a confrontarci ogni giorno con una realtà che peggiora. E il paragone con Catona è umiliante: lì si vedono marciapiedi nuovi, panchine sistemate, aiuole curate. A Gallico Marina invece niente cambia, come se noi valessimo meno. Ha fatto installare i cestinetti per i bisogni dei cani. Ma mi permetta di dirle che non servono a nulla, se tutto il contesto attorno è fatiscente, trascurato e pericoloso. Quei cestinetti diventano quasi ironici, una toppa piccola su una ferita enorme.

Non possiamo parlare di cura urbana quando il paesaggio alle spalle è fatto di degrado e rassegnazione. Emblematica la foto n. 16. C’è un signore che liberamente scarica rifiuti con un carretto. So che probabilmente ha già ricevuto altre segnalazioni. Ma io non riesco a tacere. Non voglio abituarmi all’abbandono. Mi chiedo con sincerità: lei ci manderebbe suo figlio a giocare su una spiaggia piena di chiodi arrugginiti e rifiuti? Sarebbe tranquillo nel sapere che una semplice passeggiata può diventare pericolosa? O anche lei, come molti, semplicemente evita Gallico Marina?

Non le scrivo solo per lamentarmi, ma per chiedere rispetto e azioni concrete. Gallico Marina merita più attenzione, più dignità, più interventi. Siamo cittadini esattamente come quelli degli altri quartieri. E se anche questa lettera dovesse essere ignorata, sappia che non mi arrenderò. Perché io a Gallico Marina ci tengo davvero, e non accetto più l’indifferenza. Mi stupisca. Siamo all’inizio della stagione estiva, forse qualcosina si può ancora fare. Che ne pensa? Distinti saluti, Valentina”.

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